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Perche si deve cambiare?

Da Marta Saponaro
PERCHE SI DEVE CAMBIARE?
Per queste festività Roberto Saviano, su Twitter, ha postato i suoi auguri a tutti gli italiani, coloro che hanno abbandonato la loro terra  e anche  chi è rimasto e tenta di resistere. Ma resistere a cosa?
Forse, credo, a questo sfacelo globale. Molti, e stiamo sempre più aumentando, hanno aperto gli occhi e non credono più ciecamente alle false parole che i masse media, i politici  e tutti coloro che sono nel giro di giostra governativo stanno propinando.
Stanno aumentando siti dove vengono denunciate le porcherie ed i sotterfugi che puntualmente questi governi stanno attuando.
Mi sono chiesta se fosse utile divulgare e parlare di tutto questo e, ovviamente la risposta non può essere che si, ma in fianco alle denunce è giusto anche il momento di provare a proporre qualcosa di costruttivo per poter quindi, uniti tutti insieme, provare a cambiare.
Innanzitutto ho compreso che 
  1. E' di assoluta importanza cambiare il nostro modo di vedere, sentire e vivere la realtà che ci   circonda
  2. E' importantissimo comprendere che se ciascuno di noi capisce e fa suo il concetto che la realtà è una nostra costruzione, allora ne deriva  che sta nelle nostre mani il fatto di ottenere un'esistenza positiva o negativa, quindi è nostra responsabilità diventare veramente sovrani del territorio in cui viviamo e di noi stessi (pensieri,ed azioni).
  3. Il bene ed il male non sono prestabiliti, come fino ad oggi ci hanno fatto credere. Non è assolutamente vero che noi abbiamo solo la possibilità di scegliere se abbracciare il bene o viceversa, siamo noi a creare con il pensiero, le parole e le azioni queste due "entità". Il nostro libero arbitrio sta, quindi, nel decidere cosa creare.
  4. Noi siamo entità che non agiscono e non creano solo la sfera personale, poiché facenti parte dell'Universo, siamo interconnessi gli uni con gli altri perciò quello che scegliamo per noi, oltre ad ottenerlo diverrà, inesorabilmente, realtà concreta anche per i nostri simili.
  5. Ci hanno educato a delegare le scelte e le responsabilità che ne derivano riponendo fiducia cieca in coloro che riconosciamo come nostre guide. Quindi, nel tempo, il nostro interesse e le nostre azioni si sono man mano rivolte al piccolo nostro quotidiano. Ma nel momento stesso in cui i problemi sono diventati troppo onerosi perché abbiamo accettato delle imposizioni senza approfondire e conoscere i cambiamenti effettuati diventa imperativo il fatto che noi dobbiamo cambiare.
  6. Dobbiamo accettare ed essere consapevoli che non sempre chi detiene il potere, religioso, politico, finanziario e medico sia spinto dall'interesse comune. Dobbiamo comprendere che il bene ed il male sono parte del tutto, dell'universo perché ogni cosa ha in se le due facce e, quindi, ciascuno di noi agisce a seconda delle proprie priorità e dei propri interessi che non per forza coincidono con quelli del resto della comunità. Teoricamente se fossimo tutti protratti verso un unico cammino allora questa dualità di scelte non sussisterebbe ma poiché sin dai tempi più remoti il concetto di "divisione" è stato messo come base, risulta vero che"ciò che è bene per me non è detto che lo sia per l'altro".
  7. E' doveroso, visti i presupposti enunciati sino ad ora, prendere finalmente il nostro destino in mano ma questa volta diventando protagonisti del nostro divenire, sia individuale sia sociale.
  8. Siamo giunti nel momento evolutivo in cui tutti quanti noi dobbiamo abbandonare i vecchi pensieri, le antiche credenze ed abbracciare una nuova consapevolezza che contempla una crescita individuale del potere insito in ciascuno di noi che, inevitabilmente, in quanto esseri sociali, si riflette nella collettività. Solo così la realtà potrà finalmente cambiare.
  9. Nel momento stesso in cui iniziamo questo cammino dobbiamo accettare, senza vivere il peso ed il senso di smarrimento, il fatto che tutta la nostra conoscenza, le nostre sicurezze ed il nostro credo siano non nostri ma solo riflessi di pensieri altrui che inconsapevolmente abbiamo ritenuto nostri. Chiediamoci quindi chi veramente siamo, cosa crediamo, cosa desideriamo e dove vogliamo andare.
  10. Accettiamo, senza alcun tipo di preconcetto, determinati discorsi valutiamoli e poi liberi prendiamo ciò che sentiamo più vicino a noi e facciamoli nostri.
Quindi potremmo anche accettare altre verità e vagliarle. Quando parlo di verità, includo discorsi che sino ad oggi sono stati inclusi nella fantasia, nella fede, nella fantascienza, che, alcuni, hanno voluto far sentire impossibili da realizzare, non veri e che non hanno goduto del senso di oggettività ma che sono stati relegati in ambiti aleatori. Infatti mi sto sempre più convincendo che sono proprio questi punti ad avere potenza e fattibilità, però, chi ha detenuto il potere sino ad oggi ha voluto passarceli come pure fantasie senza costrutto perché rimanendo tali sono state ad appannaggio esclusivo suo, riuscendo a creare una realtà ottima per se ma a discapito della maggioranza.  Perché, quindi, non credere che i miracoli non siano miracoli ma solo un modo differente di credere volere e far diventare realtà il nostro desiderio? Perché  la ricchezza dovrebbe essere solo di alcuni e non di tanti? Perché la malattia deve per forza colpirci?  Ci stanno, con tutte le forze, facendo credere sino al punto da far diventare reale il fatto che i più grossi malanni siano a carattere ereditario, ci stanno facendo credere che il pianeta stia vivendo un periodo assai difficile dove se non mettiamo rimedio porterà ad un auto distruzione. Ci stanno, incolpando, facendo creare l'odio, la sofferenza la colpa. Se noi arrivati a questo punto non smettiamo di rendere reale tutto questo allora si, diventerà impossibile ed irreparabile ogni situazione. Possiamo, e la scienza lo sta svelando pian piano, cambiare ed invertire questa dissennata marcia verso non la distruzione definitiva del genere umano ma della libertà. Stanno cambiando le regole delle costituzioni, stanno approvando leggi senza più nemmeno il nostro consenso e un bel giorno ci sveglieremo schiavi senza alcun diritto.  Quindi ora vi esorto e vi imploro:  Svegliamoci e cancelliamo questo incubo e finalmente vivere ciò per cui siamo stati chiamati. Sarà faticoso, sarà destabilizzante, sarà misterioso da un lato ma dall'altro sarà affascinante, sarà curioso sarà vitale e, soprattutto sarà per il nostro e l'altrui futuro. Quindi ciò che in seguito leggerete toccherà diversi argomenti ma tutti hanno come fine ultimo la consapevolezza, l'accrescimento del se interiore e la venuta del cambiamento sociale.  Domandati: Vuoi cambiare il tuo piccolo mondo?  Presupponiamo che su 7 miliardi la maggioranza dica di si, e questo credo che sia vero in quanto solo una stretta minoranza non lo vuole perché ha accentrato tutta la ricchezza e la maggioranza degli aspetti positivi per se stessa, allora si otterrà una società cambiata e quindi se ognuno attuerà il cambiamento per se inevitabilmente cambierà il mondo. Lo facciamo tutti insieme?
In queste pagine presenterò interviste con autori di libri, link dei siti, racconti ed esperienza personale delle varie tecniche. Spero possa essere di aiuto a fare chiarezza e che siano di sprono per decidere di passare al prossimo e più elevato livello di consapevolezza.

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