Scritto da: Luisa Cassarà 2 gennaio 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 39 visite
Regali o carbone?
Le feste natalizie sono ormai agli sgoccioli, ma c’è ancora un’ultima giornata rossa sul calendario: il 6 gennaio è il giorno dell’Epifania, e proprio nella notte tra il 5 e il 6 la Befana fa visita ai bambini per riempire le calze appese di dolci e altri doni (o carbone, nel caso in cui si sia stati un po’ cattivelli). Vi siete mai chiesti perché si festeggia la Befana o perché una vecchia signora voli a cavallo di una scopa per distribuire dolciumi e regali?
Ecco perché si festeggia la Befana
Il termine Befana era già usato nel XIV secolo, inteso come “fantoccio esposto la notte dell’Epifania“. La nascita di questa figura viene ricollegata ad alcune tradizioni pagane legate all’anno appena terminato e rappresenta la conclusione delle festività del Natale, come punto di unione tra la fine dell’anno solare e l’inizio dell’anno lunare. L’aspetto della Befana è quindi quello di una vecchia signora in quanto rappresentazione del vecchio anno: nell’antichità la dodicesima notte dopo il solstizio invernale si celebravano morte e rinascita della natura e secondo i romani nel corso di queste dodici notte alcune figure femminili volavano sui campi per propiziare i raccolti futuri. La Chiesa condannò queste credenze, definendole frutto di influenze sataniche: nel Medioevo le diverse personificazioni della Befana sfociarono nell’aspetto che conosciamo oggi, molto simile a quello di una strega (che tuttavia, è una strega buona).
In risposta alla domanda Perché si festeggia la Befana? sono state date altre spiegazioni: si dice che questa figura sia legata ad una festa romana, che si svolgeva in onore di Giano e Strenia all’inizio dell’anno (durante la quale ci si scambiavano dei doni), o che rappresenti alcuni personaggi della mitologia germanica, Holda e Brechta, personificazione della natura invernale.
Esiste anche un’ulteriore interpretazione: i Re Magi, diretti a Betlemme per fare visita a Gesù bambino, avrebbero chiesto informazioni ad una signora anziana, e l’avrebbero invitata a seguirli. La donna, tuttavia, non uscì di casa, pentendosi poco dopo di non averli accompagnati: per rimediare, avrebbe preparato dei dolci e sarebbe andata a cercarli, senza trovarli. Fu così che decise di fermarsi in ogni abitazione trovata sul suo cammino, donando dolci ai bambini nella speranza che uno di essi fosse Gesù, continuando da allora a girare il mondo di anno in anno.
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