Perché sono contenta che Federico Ferrero abbia vinto Masterchef nonostante tutto
mar 14 • Ingredienti • 45 Views • Nessun commento
Una settimana fa Federico Ferrero ha vinto Masterchef, che come ho già detto secondo me non è un programma di cucina. Poi ne sono uscite di cotte e di crude, ma soprattutto gli scandali sono 2: Federico ha lavorato tre anni per Barilla (main sponsor di Masterchef) e qualche ora prima della sua proclamazione in diretta tv dai Magazzini Generali di Milano qualcuno ha scommesso tantissimi soldi su di lui, anche se apparentemente era sfavorito.
Cosa potrebbe essere successo con Barilla?
Barilla vuole dare ai suoi prodotti l’idea che producano benessere fisico. Federico fa delle consulenze per aziende alimentari (che sono misteriosamente sparite dal suo sito ufficiale appena rinnovato) per lasciare posto alle consulenze individuali e a un blog di cucina (sic!). Per tutte le puntate di Masterchef Federico ha portato avanti la sua idea di cucina leggera, che fa stare bene, sottolineando moltissime volte questo aspetto. Molto più del brodo psichedelico e dell’impiattamento creativo che erano forse specchietti per allodole tradizionaliste che hanno amato gridare allo scandalo.
Così, durante tutta la serie di Masterchef, il nostro Fede ha fatto promozione di se stesso, e ha sicuramente dato una mano alle aziende che puntano sulla cucina del benessere. E’ una delle forme di pubblicità più avanzate quelle per cui io ti racconto la mia storia, e tu, senza rendertene conto, assorbi un messaggio. Che male c’è? Nessuno, se nessuno ci guadagna una lira. Qualcuno, se invece è tutto studiato a tavolino per l’interesse economico di qualcuno e noi non lo sappiamo.
Ma allora perché sono contenta che abbia vinto Federico?
Perché i talent show non mi sembrano nati per promuovere il talento. Invece qui ha vinto uno che dice a Vanity Fair :
«La gente scambia il fatto di sapere delle cose ed essere sicuri di sé con l’arroganza, ma sono cose molto diverse. Il modello buonista, la mediocrazia e il pressapochismo, condito con una certa finta umilità che ci ha insegnato il mondo aziendale, ci ha condotto nella situazione in cui siamo, che è molto triste. Penso che sia nel mondo, sia in cucina, ci sia bisogno di un po’ di competenza, è ora che le persone capaci che sanno fare e hanno voglia di fare per gli altri siano più riconosciute. La mia vittoria la dedico a loro: ai miei fan, persone che sono arrivate all’eccellenza perché si sono fatte il mazzo, che parlano di cose perché le sanno davvero».
E’ antipatico, è arrivato ad una sicurezza di sé che io non raggiungerò mai. Ma a Masterchef sono passati due concetti:
- vincono quelli intelligenti,
- si può fare una cucina bella e leggera (senza per altro spendere un capitale in prodotti di lusso).
Non saranno idee nuove, ma a me non dispiace affatto che siano passate in un talent.
masterchef
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