Esfahan
Su questo blog parliamo di molte cose, forse troppe, alcune personali altre molto meno. Abbiamo parlato di libri sul Tagikistan, di minoranze mongole in Cina e analizzato cosa rappresenti Matteo Renzi. Eppure uno degli articoli più letti è una piccola guida al visto turistico per l’Iran. Significa che per questo paese c’è attenzione, ma anche che le informazioni disponibili non sono molte, se questo blog diventa una fonte così ricercata. Eppure l’Iran fino a poco tempo fa era un paese “poco pubblicizzato”, perché tanta gente cerca il modo per andare proprio là, fascino del proibito? No, solo un paese meraviglioso!
Tra le strade di Teheran
I motivi per andare in Iran sono davvero molti, come molti sono i luoghi da visitare una volta arrivati. In Iran si possono rintracciare le orme degli antichi imperi persiani, protagonisti di millenni di Storia. Nomi evocativi come Persepolis, dove si possono ammirare le rovine risalenti all’impero achemenide, Shiraz, antica capitale sulla strada verso il Golfo Persico, Esfahan con la stupefacente piazza Meydān Naqsh-e Jahān (metà del mondo), una delle più grandi al mondo ed ancora la frenetica Teheran con le principali industrie del paese ed gli automobilisti dalla guida spericolata.
Oltre che la Storia in Iran si possono incontrare anche numerose popoli diversi, ognuno con le sue usanze e la sua cultura. Storicamente l’impero persiano ha avuto una lunga tradizioni di integrazione tra religioni ed etnie diverse, ancora oggi la classe politica iraniana è composta da membri di varie etnie, senza rivalità tra i vari gruppi come invece accade in numerosi paesi della regione. Intorno a Tabriz troveremo gli azeri, i kurdi nella regione del kurdistan iraniano, i luri nell’Iran sud-occidentale ed i baluci al confine con l’Afghanistan. Ma ci sono in piccola misura anche altre popolazioni turche, spesso nomadi.
Verso il Turkmenistan
Gli ambienti naturali che si possono trovare in Iran sono molti e vari, dalle piste da sci sui monti Elburz al deserto salato del Dasht-e Lut. Il paese è occupato in gran parte dall’Altopiano Iranico, l’Iran è una piacevolissima sorpresa per gli amanti della montagna, che possono dedicarsi al trekking oppure all’arrampicata. Di particolare interesse la Valle di Alamut, tra la capitale ed il Mar Caspio, dove sorgeva la roccaforte della setta islamico-ismailita degli Assassini. In Iran si possono fare anche veri e propri safari, per esempio osservando la fauna selvatica nel Golestan o visitando il Parco Nazionale di Kavir.
Ma un altro motivo, sicuramente non il meno importante, per fare un viaggio in Iran è sicuramente quello di entrare in contatto con il suo popolo. Uno tra i popoli più ospitali che personalmente abbia mai incontrato, persone pronte ad invitare lo straniero a mangiare in casa propria, felici di introdurlo nella propria famiglia. Un popolo commovente dalla voglia di parlare con persone diverse per sapere cosa di dice dell’Iran nel mondo, in un inglese che potrebbe fare invidia a molti. Una volta tra gli iraniani, sarete certo “rapiti” ma non nel senso in cui a volte si immagina riferendosi all’Iran.
L’Iran più desertico
Certo, fare una vacanza non significa conoscere a fondo un paese. Tuttavia viaggiare, se di vero viaggio si tratta, serve anche a farsi un’idea proprio di quello che si vede. Viaggiare dovrebbe sviluppare la capacità di ragione e sviluppare un senso critico che renda autonomi. Partire per l’Iran significa anche questo, l’affermazione della volontà di conoscere con i propri occhi, senza delegare ad altri la descrizione del mondo, soprattutto se questa descrizione è militante e profondamente inserita in un contesto di lotta politica. L’Iran è anche questo, oltre che un paese splendido da vedere assolutamente.
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