Sembra un concetto stupido eppure molte volte mi sono trovata avanti persone che credono che i bambini per essere felici ed equilibrati debbano avere una routine che non deve assolutamente essere turbata da un viaggio.
Portare un bambino quà e là significherebbe strapparlo ai suoi ritmi, ai suoi amici e ai suoi giochi. Perché fargli questo?
Fortunatamente tra le persone che conosco e che sono in contatto con me giornalmente questa credenza è poco radicata ed il fatto che Cigolo abbia avuto il suo battesimo dell’aria a pochi mesi non ha creato scompensi nè critiche.
Mi è sembrato così naturale pensare che mio figlio debba conoscere il più possibile il mondo e anche che sarebbe stupendo condividere con lui i nostri viaggi finché sarà possibile, che forse, in modo un pò intransigente, non ho cercato neanche di capire quelle persone.
Viaggio: stimolo della fantasia
Non devo però cadere nel loro stesso errore. Ognuno educa suo figlio seguendo la sua strada, e di certo non esiste una sola strada educativa da seguire, ma per me il viaggio è sicuramente un elemento fondamentale nella crescita di un bambino.
Un bambino deve crescere sano nel corpo e deve formare il suo carattere e lo stimolo della fantasia è un forte elemento di crescita della sua personalità. E cosa è il viaggio se non un enorme pungolo che stuzzica un bambino con paesaggi, profumi, colori, rumori.
Ho poco da regalare a mio figlio per il suo futuro, forse toccherà a lui costruirsi tutto, ma posso aiutarlo a prendere le giuste decisioni dandogli ogni possibile strumento, e costruire in lui un modo di essere multiculturale, aperto al mondo, agli eventi, alle persone, al diverso, non è che un piccolo contributo a quello che lui sarà.
Sì è per questo che spero di poter viaggiare il più possibile con il piccolo Cigolo.
Conoscere la varietà del mondo
Spostarsi e conoscere fa capire come il nostro mondo è uno dei tanti mondi possibili non “il mondo”, come anche che il nostro modo di essere, ragionare e vivere è anche una delle tante vie possibili.
Conoscere ed accettare la diversità
I problemi di viaggio e le ansie non sono proprie del bambino
Le ansie del viaggio, del fuso e della stanchezza sono paure dei genitori non dei bambini che come spugne apprendono dal mondo che li circonda. Sono esseri che facilmente sanno adattarsi e sono felici se lo sono i loro genitori.
Non ricordano, ma hanno memoria
Molti sono convinti che viaggiare quando i bambini sono piccoli sia uno spreco perché non ricorderanno nulla. Forse è vero, noi stessi non abbiamo un ricordo cosciente di quello che abbiamo fatto da piccolissimi, ma esiste una memoria incoscia che sta lì pronta a dare il suo contributo alla vita di vostro figlio.
Se sei felice lo è anche tuo figlio…e tutta la tua famiglia
Una camera nuova, una casa nuova per qualche tempo non mette in crisi il bambino. Se tutta la famiglia non esce mai dalla sua casa ed in vacanza prenota sempre lo stesso hotel nello stesso posto, il bambino rifletterà le abitudini della famiglia, ma non per questo si può rendere propria del bambino quella necessità.
Quindi Cigolo mi rivolgo a te: purtroppo non avrai vacanze nello stesso villaggio tutti gli anni, e non incontrerai gli stessi bambini e amici tutti gli anni.
Mi perdonerai per questo, ma lo so, quando sarai grande capirai, e se gli altri non vogliono capire, peccato!
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