Perche’ e’ il piu’ adatto a fare il sindaco.
Di tutti.
Perche’ oggi ha avuto l’edorsement di una persona che ama moltissimo Roma che si chiama Walter Tocci, dalemiano buono di ferro. Perche’ si e’ circondato di giovani e dietro non ha nessuno come tutti gli altri. Perche’ non e’ mediatico e tutti su di lui hanno un pregiudizio (io pure l’avevo), ma se ne fotte.
Perche’ se vince la squadra la fara’ lui senza suggerimenti. Perche’ non ha fatto manifesti abusivi. Perche’ non ricoprira’ Roma di cemento. Perche’ saprebbe sobriamente far ripartire Roma (niente dialetto, niente spot calcistici e un po’ sboroni). Roma ha bisogno di ripartire e di tornare ad essere comunita’ di convivenze e non di solitudini. Di tornare citta’ capoluogo del mondo. Evocazione onirica nel mondo, ma abitazione quotidiana accogliente per tutti noi dalle periferie al centro. Sui mezzi pubblici. Accanto alla poverta’ sempre piu’ visibile. Dentro quei dannati carrelli che ormai viaggiono in corsia con le macchine.
Il fatto che Paolo Gentiloni sia renziano e’ stato l’unico mio problema fino ad ora, credetemi.
Non e’ in pole position…a meno che i romani domenica non decidano di travolgere la guerra di correnti tutta interna al PD e di far vincere uno che saprebbe fare il sindaco e che farebbe la squadra con meno pressioni di tutti. Queste primarie non sono appassionanti. Sono il simbolo del degrado politico del Paese: nessuna citta’ e’ arrivata alle primarie in questo modo, manco l’ultimo capoluogo di provincia ai confini del mondo.
Eppure dobbiamo uscire dal pantano. Stavolta niente salvatori della patria, niente carismatici santoni. Io votero’ Gentiloni e vi invito a fare altrettanto per il bene di Roma.