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Percorso

Da Oichebelcastello

Pista-ciclabile-POGGIBONSI

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PERCORSO

Una domenica come le altre, un pranzo finito troppo presto mi lascia a disposizione molte ore di luce in un autunno inoltrato.
Mi avvio nella stradina sassosa, ben battuta, delimitata ai lati da una staccionata in legno.
Oltre trenta anni fa era una linea ferroviaria e con i contributi europei e regionali è stata trasformata in una pista ciclabile e pedonale.
Le temperature ancora miti, il sole fa capolino tra le nuvole, incontro altri appassionati del vivere sano e ognuno si cimenta a suo modo con uno sforzo fisico domenicale.
Da alcuni anni la pista è stata completata, ma ancora fino ad oggi non mi ero mai determinato a completare il percorso. Più volte l’ho iniziato dopo un chilometro a piedi son sempre tornato indietro.
Oggi no, voglio arrivare fino all’altro paese, dove il percorso finisce, in tutto sono circa 6 chilometri di strada facile.
Per chi fa trekking non servirebbe nemmeno da riscaldamento.
Con il passo regolare calcolo di essere a destinazione in un ora e mezza.
Mi conosco, ci aggiungo anche un quarto d’ora per le fermate di osservazione, quelle fisiologiche, e quelle destinate ai rumori della natura, degli animali. L’attenzione va ad un merlo a raspare tra le foglie o ad una sorgente di acqua nascosta nella vegetazione.
Alcuni la chiamano “meditazione camminata” io invece cammino e medito e cerco di fare la stessa cosa.
L’animo di artista mi blocca su uno scorcio bellissimo.
Da un ponte posso osservare l’alveo di un fiume, nello specchio d’acqua sembrano tuffarsi una lunga fila di bianchi e spogli tronchi di pioppo.
Le verdi colline delimitano il paesaggio. Il campo arato sottostante mostra solo le zolle di terra e sembra aspettare il periodo estivo per sfoggiare la magnificenza dei cereali appena seminati.
Una brezza gentile muove le ultime foglie aggrappate ai rami affacciati sul dritto percorso ciclabile.
Scatto una foto da pubblicare su FB. Non posso condividere l’aria fresca che respiro o il gracchiare di una cornacchia su un ramo.
Alla fine del percorso non sento alcuna stanchezza, ho superato benissimo la prova.
Ho incontrato persone in allenamento, a passo di corsa, altri con bastoni da trekking, ciclisti su bici di ogni tipo : una buffa bici elettrica a pedalata assistita, mountain bike, bici da strada.
Tra i frequentatori molti con le cuffie, uno addirittura cantava a squarciagola una canzone in inglese.
Mentre penso a loro mi interrogo su cosa avranno detto di me.
Uscito di casa con abbigliamento cittadino composto da scarpe normali da città e piumino elegante, cimentato a percorrere un sentiero da trekking, forse sembravo davvero la persona giusta nel posto sbagliato.
Va bene, se ci ritorno indosserò scarpe da ginnastica e tuta.
Non farò distogliere l’attenzione a camminatori e ciclisti con pensieri come :
– ma che ci fa questo ? –
Oppure tenterò di lanciare una nuova moda :
– cammina e medita qualunque cosa hai addosso ! –
Magari potrei fare come Forrest Gump e voltandomi indietro trovarmi un nugolo di camminatori spensierati immersi nei suoni e colori della natura.


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