percorso di guarigione: a che punto sono?

Da Dony
Ho ricevuto una mail in cui mi si scrive che, nonostante il mio sia un blog pro guarigione, io non sto bene per niente e sono ancora piena di pensieri anoressici, tipo aver gioito per il sottopeso in un paio di occasioni: mentre mi trovavo ricoverata in ospedale per l'intervento e quando sono tornata dalle vacanze, mancando di rispetto, in questo modo, a chi sta cercando di guarire davvero.
Parliamone.
Anzitutto i dati di fatto:
- a livello alimentare mi concedo di tutto: qualche volta i sensi di colpa ci sono ancora, ma riesco a gestire i pensieri contorti e fuorvianti che inducono all'abbuffata, o al vomito, o ad entrambe le cose - e sono passati 10 mesi e mezzo dall'ultima crisi bulimica
- ho una vita sociale, il che implica mangiare qualche volta fuori casa, senza poter controllare ingredienti e condimenti come quando sono io stessa a cucinare
- ammetto finalmente di essere magra, non tanto perche' mi sia liberata dell'onnipresente visione distorta della mia immagine corporea, ma perche' ho imparato a fidarmi degli altri, e a non fidarmi degli occhi della malattia; ne consegue che l'idea di tornare a livelli di peso NON compatibili con una vita normale nemmeno mi sfiora
- faccio attivita' fisica saltuariamente, per un massimo di 30-45 minuti al giorno
- mi peso una volta alla settimana - per un periodo sono riuscita a farlo una volta al mese, ma è durata poco
- quando ho ripreso il lavoro, dopo le vacanze, ho sempre pranzato in mensa, abitudine che mi sono ripromessa di non perdere mai piu', perche' in compagnia degli altri mangio a piccoli bocconi, assaporando lentamente il cibo, mentre ogni volta che consumo quel pasto da sola mi assalgono la solita insofferenza e fretta di finire, delle quali mi devo liberare una volta per tutte.
Questi dati di fatto sono impensabili mentre si è nel pieno del sintomo anoressico, che significa concedersi un numero molto limitato di cibi, con l'innesco della crisi bulimica quando lo sgarro spezza le restrizioni autoimposte; isolarsi dal resto del mondo; vedersi come delle vacche grasse anche quando il peso è bassissimo e desiderare quindi un peso ancora piu' basso; ammazzarsi di sport in modo da consumare molto piu' di quanto si introduce con quel poco che si mangia; pesarsi ossessivamente piu' volte al giorno, anche dopo aver bevuto un bicchier d'acqua; non tollerare la presenza di altre persone durante i pasti.
Io sono convinta di essere completamente uscita dal sintomo anoressico.
Che pero' non significa essere guarita, e questo l'ho anche scritto chiaramente in un post di questa estate:
Non ho ancora acquisito un rapporto del tutto sano con il cibo, l'aumento di peso continua a terrorizzarmi, e so che potrei dimostrare a me stessa quanto valgo anche un milione di volte, ma alla fine, gira che rigira, è sempre all'involucro che torno.
Gia' sconfiggere il sintomo non è un gioco da ragazzi, ma ancora piu' dura è sradicare un'idea malata che sta alla base del dca, nel mio caso l'idea che il mio valore intrinseco sia direttamente proporzionale a quanto peso e a niente altro.
E se guarire significa accettarsi anche con qualche kg in piu', la strada davanti a me per arrivare a quel punto è ancora molto lunga e tutta in salita.
Pero' non mi si puo' dire che non sto bene per niente: provate a leggere un post scritto quando non stavo bene per niente davvero, come questo che risale all'inizio del 2012, e ditemi se non ci sono differenze con i post che scrivo adesso...io mi sento un'altra persona rispetto ad allora, e di aver fatto passi da gigante, nonostante l'idea malata su cui si fonda il mio disturbo sia ancora lì ferma al suo posto.
Veniamo al mio gioire nei confronti del mancato aumento di peso.
Durante le vacanze in montagna ho mangiato molto di piu' rispetto a quanto faccio abitualmente, nella mia quotidianita'.
Anche senza contare le calorie, sono convinta di avere raggiunto e qualche volta superato le 2000 kcal giornaliere.
Allo stesso tempo ho giocato a tennis e camminato tantissimo, ma nulla di paragonabile all'attivita' compulsiva tipica del sintomo anoressico.
Il fatto di stare due settimane senza pesarmi mi ha fatta un po' impazzire, lo ammetto, ma non ha mai pregiudicato questa sorta di equilibrio raggiunto nei confronti del cibo.
Morale della favola, le vacanze finiscono, io torno a casa convinta di avere messo su minimo 2 kg, e invece mi ritrovo sottopeso come al momento della partenza, con l'aggiunta di qualche etto in meno...che faccio, mi strappo i capelli disperata per non mancare di rispetto alle altre ragazze che lottano contro la malattia?
No!!!
Gioisco del fatto di poter continuare ad essere magra anche mangiando!!!
Ma questo non significa che io non abbia intenzione di provare a migliorare lo stato delle cose.
Se da una parte con il peso attuale riesco a reggere le fatiche di una vita normale, lavoro compreso, dall'altra sono anche consapevole che la mia è una situazione sul filo del rasoio: se dovessi ammalarmi e perdere anche solo 2 kg per motivi indipendenti dal disturbo alimentare, finirei un'altra volta in nutrizione forzata, perche' so per certo che a 37 kg il mio corpo non regge.
E non ho nessuna intenzione di andare incontro a questa eventualita'.
Lo scorso autunno ce l'avevo fatta ad arrivare fino ai 41 kg, peso sempre basso ma un pochino piu' sicuro rispetto a quello attuale; poi purtroppo lo stress per il lavoro mando' gambe all'aria tutti gli sforzi fatti.
Per questo motivo devo assolutamente concentrare il mio impegno sul fronte psicologico, perche' se sono tranquilla io, anche il mio rapporto con il cibo ne giova.
E questi non mi sembrano pensieri anoressici.
In quanto alla scritta PRO GUARIGIONE che campeggia sotto il titolo del blog, l'ho messa mesi fa' come monito a tutte quelle stupidelle che inneggiano all'anoressia, considerandola una dea da venerare, e che si aggiungono tra i miei followers, perche' volevo che il messaggio fosse chiaro: da parte mia non avranno mai alcun tipo di sostegno, e se s'azzardano a scrivermi per averne, come è accaduto in un paio di casi, non ci penso due volte a ribaltarle senza mezzi termini.
Del fenomeno pro Ana ho gia' scritto cio' che penso un paio d'anni fa', e non ho niente di nuovo da aggiungere.
Ovviamente io sono PRO GUARIGIONE: continuo a sperare di potermi affacciare allo specchio, un giorno, e riuscire a sorridere alla mia immagine riflessa, senza fare smorfie di disgusto, anche con 45 kg addosso (sono alta 155 cm).
Lo scopo per cui porto avanti questo blog pero' non è quello di millantare guarigioni miracolose nelle quali sono io stessa la prima a non credere, ma di testimoniare che durante un percorso lungo anni, pieno di ostacoli e di dolore, tra piccole vittorie e tanti ruzzoloni con il culo per terra, ogni tanto qualche compromesso con la malattia si puo' anche farlo, riprendendosi la propria vita nonostante tutto.
P.S: ieri ho fatto l'ennesimo controllo chirurgico, e la senologa mi ha consegnato l'esame istologico che conferma, in via definitiva, la natura benigna della neoformazione asportata.
Nel frattempo sono arrivata alla tredicesima giornata post-operatoria, e tutto prosegue sempre meglio :)


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