“Perduti tra le pagine”beh, di certo IO mi sono persa a pagina tre.
— Le Pagine Strappate (@paginestrappate) 30 maggio 2013
Certo, ci sono da specificare due cose:
1) a meno che non ci si metta davvero un po’ di pepe, un’avventurina ambientata al Salone del Libro di Torino non è che sia proprio la lettura più stuzzicante. Forse, se ci si è stati se ne è un po’ incuriositi.
2) l’incipit non è tutto. Anzi, personalmente è ben poco importante. Però… le prime, non so, facciamo venti, trenta pagine, quelle sì che sono importanti. Se inizi male sei decisamente alla fine dell’opera. Cioè: si interrompe la lettura.
Bene, detto questo: con Perduti tra le pagine di Margherita Oggero io mi sono persa. Tipo a pagina tre.
Tra uno sbadiglio e l’altro, poi però sono andata avanti ancora per una ventina di pagine. Arrancando tra legami tra i personaggi incomprensibili, gente che compare lì e lì con punti di vista che fan venire il mal di testa, una scrittura elementare che prospetta un librino decisamente piatto come tono di racconto, e una certa aria da pedissequo tema scolastico post-gita di classe. Urgh.
Insomma, mi sono perduta ancora un po’. Giusto per poterlo classificare come abbandonato. Senza possibilità di ripresa.
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Margherita Oggero
Mondadori
160 pagine
€ 10,00 (disponibile anche in ebook)