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Perché La morte corre sul fiume rimane una delle cose più belle che abbia mai visto. Forse è per quell'atmosfera notturna e fatata, per quella storia di buoni e cattivi, di bene e male, di amore e odio, per quel suo modo di procedere fiabesco e incantato. Forse è per Robert Mitchum che che cavalca all'orizzonte cantando "Leaning on the Everlasting Arms", che fa pensare a quell'uomo nero che prima o poi verrà a prenderci. E quando si scorge quella donna morta negli abissi, e i suoi lunghi capelli ondeggiano come alghe, allora hai come la sensazione che in quegli stessi mondi nuotasse ancora il protagonista de L'atalante.
Fa venire i brividi solo a pensarci.
Il cinema è labirinto, perdersi è meraviglioso.
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