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Perez.

Creato il 06 ottobre 2014 da Eva Gatti @avadesordre

Demetrio Perez è un avvocato d'ufficio del foro di Napoli, un giorno il capo clan Buglione sceglie di farsi rappresentare da lui e lo invischia un traffico di diamanti. L'avvocato accetta il ricatto purché Buglione lo liberi da Corvino, un giovane camorrista di cui la figlia si è follemente innamorata..

Perez

Non c'è recensione o promo del film che non sottolinei l'ambientazione (effettivamente molto bella) nel Centro Direzionale di Napoli dimenticando che anche il film di Pappi Corsicato Il seme della discordia aveva la medesima ambientazione.
L'appunto vale un po' per tutto il film che nell'insieme è sufficiente ma analizzato nel dettaglio rivela sempre qualche pecca. La peggiore è sicuramente il risvolto grottesco del recupero dei diamanti che sono giunti in Italia in boli piazzati nello stomaco di un toro e che devono essere estratti da un mandriano sikh connivente che però non potrà essere d'aiuto con tutta una serie di gag tra Perez e il suo collega che culminerà nello svenimento alla vista del sangue.
Insopportabile anche il personaggio della figlia di Perez, Tea, una ventenne sbruffona che, a giudicare da come sclera quando scopre che il fidanzato è un camorrista, veramente era convinta dell'onestà del povero guaglione col padre al 41 bis che le regalava anelli da un carato per il compleanno.
Nonostante i buchi di sceneggiatura e i deja vu da Gomorra (non tanto la presenza di Marco D'Amore quanto l'appartamento dei Savastano ripresentato in maniera identica, mancava solo la cornice dorata al televisore) Perez. nel complesso si salva, sicuramente per la fotografia e non solo del Centro Direzionale ma anche per i la coppia di protagonisti, padre e figlia vittime sventate di meccanismi più grandi di loro da cui si salvano rivelandosi più sgradevoli di coloro che li hanno messi in mezzo: genuino spaccato di un'Italia senza più morale sempre pronta al compromesso e disposta a giocare il tutto per tutto.


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