Una delle cose più belle per me è guardare i film senza sapere quasi nulla della trama prima di accingermi alla visione. E' così che ho avuto modo di scoprire e gustare Perfect Sense, diretto nel 2011 dal regista David Mackenzie.
Trama: uno chef e una ricercatrice si conoscono e s'innamorano proprio mentre nel mondo sta scoppiando una strana epidemia...
Nonostante abbia adorato Perfect Sense questa sarà una recensione brevissima perché la cosa bella del film di David Mackenzie è gustarselo da soli ed apprezzarne le peculiarità, a poco a poco. Non parlerò della trama particolarissima, né del modo assai intelligente in cui il regista consente allo spettatore di seguire con pochissime immagini simboliche sia il progressivo diffondersi della pandemia in tutto il mondo, sia la vicenda personale di Susan, Michael e delle poche persone che stanno loro accanto, perché ogni parola in più rappresenterebbe un tremendo rischio di spoiler. Allo stesso modo, non parlerò del modo infingardo in cui i diversi stadi della malattia riescono a colpire al cuore lo spettatore costringendolo a porsi delle domande "scomode" ed inquietanti prima di portarlo a mettere mano ai fazzoletti e pregare perché almeno a Susan e Michael vada tutto per il meglio. Non parlerò del modo in cui Mackenzie è riuscito a rendere coinvolgenti e plausibili anche delle sequenze che in un film diverso sarebbero potute risultare esagerate e persino ridicole, né della storia anche troppo "stereotipata" dei due protagonisti perché il loro rapporto è e allo stesso tempo non è il fulcro di questo mix tra fantascienza, horror e dramma.
Posso però dire che Ewan McGregor ed Eva Green non sono solo bellissimi e dolorosamente sexy quando i loro corpi si incontrano e si uniscono ma sono anche terribilmente bravi nei momenti di solitario sconforto e ineffabile terrore. Posso dire che la fotografia di Giles Nuttgens, quasi interamente virata nei toni grigi e uggiosi tipici di una giornata di pioggia inglese, è perfetta per rappresentare gli stati d'animo dei protagonisti e dell'intera popolazione mondiale man mano che la malattia progredisce. Posso dire che le melodie di Max Richter si insinuano nel cuore dello spettatore fino a farlo scoppiare, coinvolgendolo quasi più della storia narrata e delle immagini mostrate, tanto che nel momento in cui queste vengono a mancare sembra davvero di avere perso qualcosa di importante. Posso infine concludere questo stranissimo, atipico post chiedendovi di fidarvi e recuperare questo piccolo, disperato gioiellino che dalle nostre parti è stato ovviamente snobbato persino per quel che riguarda il mercato dell'home video. E' un peccato, perché Perfect Sense non è sicuramente un film per tutti ma molti spettatori potrebbero rimanerne conquistati com'è successo a me... quindi, perché privarli di questa opportunità?
Di Eva Green (Susan), Ewan McGregor (Michael), Connie Nielsen (Jenny) e Ewen Bremner (James) ho già parlato ai rispettivi link.
David Mackenzie è il regista della pellicola. Inglese, ha diretto film come Young Adam, Hallam Foe e Il ribelle - Starred Up. Anche sceneggiatore e produttore, ha 49 anni e un film in uscita.
Denis Lawson, che interpreta il capo di Ewan McGregor, nella vita reale è suo zio. A parte questa piccola curiosità, se Perfect Sense vi fosse piaciuto recuperate Blindness, Contagious: Epidemia mortale e Contagion. ENJOY!
Magazine Cinema
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
I suoi ultimi articoli
-
Bollalmanacco On Demand: Doom Generation (1995)
-
Knock Knock (2015)
-
45 anni (2015)
-
Ave, Cesare! (2016)