Magazine Diario personale

Perfetti sconosciuti

Da Aquilanonvedente

perfetti sconosciutiIl modo migliore per rimanere single? Scambiarsi il cellulare con il partner per una giornata intera.

Eh sì, perché il tremendo aggeggio è diventata la nostra scatola nera; il depositario di tutti i nostri segreti e non solo.

Da qui parte questo film di Paolo Genovese, che ho già apprezzato in Immaturi e in Immaturi – il viaggio. Gli riconosco quella non usuale capacità di fare sorridere riflettendo (o di fare riflettere sorridendo), il che non è cosa da poco. Una nuova commedia all’italiana, insomma.

Un gruppo di amici con le consorti (tranne uno) si ritrova a cena a casa di uno di loro, in una serata di eclissi di luna (e durante le eclissi possono accadere cose strane…).

A inizio cena la padrona di casa propone di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di condividere messaggi, chiamate e via dicendo, tanto “nessuno ha niente da nascondere, no?

Ma – come ha scritto giustamente questo sitoognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio nella nostra memoria, oggi nelle nostre sim.

Nessuno ha il coraggio di tirarsi indietro e il gioco diventa un vero e proprio gioco al massacro, nel quale si scopre di tutto e di più. La vita di ogni coppia e di ogni persona viene stravolta, ma attenzione, nel finale c’è il colpo di scena, che però nulla toglie all’insegnamento della storia.

Io ho apprezzato particolarmente Marco Giallini (il marito della padrona di casa che propone lo sciagurato gioco) e Giuseppe Battiston,  quello che in fondo detiene il segreto più innocente di tutti, ma che in questa nostra società viene fatto sentire come un peso a volte insopportabile. Ma tutto il cast si dimostra all’altezza della storia.

Un bel film, consigliato.

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