L’attività dei militari, insieme al contributo dei servizi sociali del Comune, però ha permesso di fare luce sugli episodi di violenza. Le indicazioni fornite dalla 12enne hanno consentito di delineare un primo identikit e quindi di identificare gli autori del reato. Il riconoscimento fotografico da parte della vittima è stata la prova decisiva. La Procura dei Minori ha quindi fatto scattare la richiesta delle misure cautelari “soprattutto alla luce del pericolo che i due ragazzi potessero reiterare la condotta criminosa”, spiegano i carabinieri. I due minori sono stati arrestati e portati in una comunità di recupero. La vicenda non è emersa subito, i familiari non hanno denunciato il fatto e, a quanto pare anche troppi condomini sono stati “zitti” che, scrive il Corriere, hanno dato «l’impressione di voler coprire gli autori della violenza». Le indagini dei militari, con il contributo dei servizi sociali del Comune, hanno consentito a poco a poco di fare luce sugli abusi. Le indicazioni fornite dalla 12enne, finalmente convinta a parlare dagli stessi investigatori, hanno permesso di delineare un primo identikit e quindi di identificare gli autori del reato. Il riconoscimento fotografico da parte della vittima è stato la prova decisiva. Le risultanze investigative hanno indotto la Procura dei Minori a richiedere delle misure cautelari, soprattutto alla luce del pericolo che i due ragazzi potessero reiterare il reato. I due minori sono stati arrestati e portati in una comunità di recupero.
Related content:
- Piemonte: il branco violenta una ragazza diversamente abile
- Provincia di Taranto: vittima di violenze del branco a soli 5 anni
- Carmiano: una orribile storia di sevizie, maltrattamenti e violenza
- Palmi, tratti in arresto due uomini ritenuti colpevoli di violenza sessuale
- Lamezia Terme, tra morte e violenza sessuale, cresce il disagio sociale