Magazine Pari Opportunità

Perle e fragole…

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Ho appena saputo che la pubblicità è stata ritirata grazie al giro che si è diffuso sulla rete e questa è un’ottima notizia oltre che una nostra vittoria.

Mi ha indignato invece come il Giornale abbia trattato la notizia, etichettando il sindaco come un puritano. L’articolo è di un’aggressività allucinante, classico di chi sostiene lo sfruttamento del corpo femminile da parte di una certa fazione politica.

Mi spiegate cosa c’entra l’essere puritani con la difesa della dignità femminile?

Davvero, non capisco.  Ed è pericoloso scrivere un articolo in questo modo, ovvero parlando di maschilismo e lesione della dignità femminile in modo esplicito e poi sminuendo poi tutto come se si fosse trattato di “moralismo”, una mossa antifemminista. E siamo alle solite.

Non vi sembra legittimazione questa?

Leggendolo capirete tutto. Ecco l’articolo:

Fragole troppo sexy e il sindaco puritano le mette al bando

Logo «maschilista» e decolleté eccessivo. E il sindaco ritira il patrocinio. È accaduto a Cassibile, dove gli organizzatori della «Festa della fragola», che si terrà dal 29 aprile al 9 maggio nella piccola frazione di Siracusa, per il lancio della loro manifestazione si sono inventati l’immagine di un pronunciato decolleté coperto di fragole, e lo slogan «belle sode e profumate». La «provocante» iniziativa non è piaciuta al consigliere comunale Carmen Castelluccio, che ha definito la scelta «offensiva» e «lesiva della dignità della donna». Il primo cittadino, Roberto Visentin, non ci ha pensato su due volte e ha ritirato la sponsorizzazione del Comune: «I termini dell’utilizzo del logo – spiega il sindaco – non erano stati concordati». L’anno prossimo, si presume, gli organizzatori sceglieranno un burqa per la loro festa.

Quindi, secondo la redazione, il maschilismo e l’uso esasperato del corpo femminile cadrebbe nel politicamente corretto?

In altro modo non si spiegherebbe perchè alla fine non si siano risparmiati quella battutaccia sul burqa, come se questo fosse l’unico simbolo di sottomissione femminile e come se la sottomissione della donna avenisse solo nel mondo islamico (detto da uno che definisce poco erotica la donna al potere preferendo ovviamente che se ne stia a casa legitimando e giustificando quella rappresentazione subordin- erotizzata delle donne, diciamo è un pò un controsenso). Ma sappiamo benissimo quanto è maschilista il signor Sallusti e quanto sia avezzo nel considerare le donne inferiori (vi ricordate come definì la De Gregorio e la Marcegaglia?).

Esco off-topic per mostrarvi un’altra perla regalataci da un’altro editoriale di destra, che di Libero ha solo il nome, che si è permesso di infangare la memoria di Vittorio Arrigoni.

Perle e fragole…

Orribili questi giornali filo-berlusconiani! Ma la deontologia giornalistica non dovrebbe essere obbligatoria per il rispetto della dignità umana?



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :