Venerdì 1° giugno, alle 18, nella sede degli Ordini e Collegi Professionali di via Palestro 66, si terrà il terzo incontro – spiega una nota del Comune – sul tema “Dematerilizzazione delle procedure edilizie del Comune di Cremona: il Permesso di costruire”. in questa occasione saranno illustrate le modalità operative della fase di sperimentazione che partirà nei primi giorni di giugno e si esaurirà entro il 30 settembre prossimo, dopo di che, dal 1° ottobre prossimo, la richiesta del permesso di costruire agli uffici del Comune potrà essere presentata solo online.
Dopo quanto già attivato nell’ultimo anno con modalità telematica (DIA, SCIA, CIA asseverata e CIA) un altro passo decisivo sta per essere compiuto in questo progressivo e virtuoso percorso di avvicinamento alla completa dematerializzazione delle procedure a carattere edilizio nel Comune di Cremona.
Dichiara il vice sindaco Malvezzi: “Questa volta la sfida era molto alta, solo pensare di potere trasferire la procedura del Permesso di Costruire da supporto cartaceo a supporto digitale con modalità di presentazione telematica a molti poteva apparire un sogno impossibile. Infatti non è un caso, da quanto ci risulta, che nessun Comune prima d’ora abbia mai raggiunto questo obiettivo.”
Molti di più e molto più complessi i problemi da affrontare rispetto ad una Denuncia di Inizio Attività che si sostanzia in una sorta di “autocertificazione” del tecnico progettista rispetto alla quale gli uffici comunali devono semplicemente svolgere un’attività di verifica
e controllo. Il Permesso di Costruire presuppone tutta una serie di interventi “altri” (sia interni che esterni al Comune) che necessitano una piattaforma comune tale da consentire il continuo scambio di documenti, informazioni, pareri ecc… Anche il lavoro degli uffici di back office risulta molto più complesso ed articolato nella gestione di una serie di sub-procedimenti necessari per l’espletamento della richiesta: acquisizione di pareri istruttori (sia interni che esterni), l’interfaccia con le Commissioni tecniche (edilizia e per il Paesaggio) e, non di minore importanza, la necessità di scambiare comunicazioni con i soggetti richiedenti (per quanto rappresentati dai tecnici progettisti) ma soprattutto l’emissione di un atto formale e cioè il Permesso di costruire.
“E’ un lavoro – prosegue Malvezzi – che ha richiesto mesi di studio e di ricerca del migliore assetto possibile e che, con ogni probabilità, dalla sua messa in esecuzione richiederà ancora interventi di adeguamento e di migliorie per le quali l’Amministrazione sa di poter contare sulla grande capacità di collaborazione per la quale tutti gli Ordini, Collegi, Associazioni hanno già dato, in un recente passato, ampia dimostrazione. Desidero infatti ringraziare ancora una volta gli Ordini Professionali e ogni singolo Professionista per aver condiviso con me e con l’Amministrazione comunale questa sfida.”
In accordo con i rappresentanti dell’Osservatorio per l’edilizia si è così ritenuto utile un nuovo incontro tra tutte le parti interessate, Amministrazione, uffici comunali e professionisti in questo ulteriore incontro dedicato proprio alla procedura del Permesso di costruire.