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Personaggi che non hanno bisogno d’autore

Creato il 30 gennaio 2014 da Scribacchina

Lavorare in un giornale non significa solo scrivere, correggere, tagliare, inventare titoli e occhielli. Significa anche leggere, leggere e ancora leggere. E poco importa che siano comunicati stampa, pezzi di colleghi o contributi dei lettori: le parole sono sempre lì, attrici pazienti, in attesa di qualcuno che le sistemi prima del grande debutto sulla carta stampata.

Tra i tanti pezzi inutili che ogni giorno arrivano in redazione, ogni tanto mi capita di scovare piccole perle preziose.
Nei giorni scorsi al mio paesello c’è stata la presentazione dell’ultimo romanzo di una sconosciutissima scrittrice; leggendo la cronaca dell’evento, mi sono scontrata con un virgolettato nel quale l’autrice spiega come nascono i suoi personaggi: «Ogni persona è portatrice di qualcosa: un segreto o un sogno che cerca di realizzare. Molto spesso la vita frena, censura i sogni, ma tutti hanno dei sogni. E chi riesce a coltivarli, a non arrendersi, a portarli avanti, nonostante la vita che ti dice di non sognare, ecco, queste persone che non si arrendono sono le persone che trovo personaggi stimolanti, a cui stare dietro».

Un mio vecchio amico, un chitarrista-compositore, da sempre sogna di sfondare. E’ uno che non si è mai arreso. Me lo ricordo vent’anni fa, quando mi passava i nastri con i suoi pezzi: aveva lo stesso sorriso e lo stesso sguardo orgoglioso col quale qualche settimana fa mi ha dato il cd con le sue ultime registrazioni.
Non mi piace la sua musica, non mi è mai piaciuta. Ma mi piace che la faccia. E che continui a farla, testardo e convinto, senza farsi scoraggiare dalle difficoltà.
E’ un personaggio che Pirandello non avrebbe inserito tra quelli in cerca d’autore, perché uno così è in grado di scriversi da solo il copione.
Lo ammiro profondamente.

Penso che sia una grande fortuna avere la costanza e l’entusiasmo di coltivare dei sogni.
E penso che… sì, penso proprio che da grande farò la musicista.


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