Keira Knightley, 30 anni il 26 marzo 2015
Quando il countdown verso i 30 si innesca ti trovi improvvisamente davanti alla dura realtà: stai invecchiando! Da diversi mesi ho iniziato a notare le prime rughe importanti, il bisogno di andare a dormire presto, l’affanno a fare le scale (anche se tecnicamente questo non è del tutto imputabile al moltiplicarsi delle candeline): in un colpo ho sentito il peso dell’età. Quando poi ho girato la pagina del calendario ed è comparso il 2015 ho raggiunto la placida cognizione che quest’anno si concludono i ruggenti venti, immaginate con quale amarezza. Poi, in un’oziosa attesa in stazione, ho acquistato distrattamente l’ultimo numero di Glamour, cosa che non facevo da un bel po’. Forse non è stato un caso, un disimpegnato acquisto suggerito dal bisogno di ingannare il ritardo del treno, ma un chiaro segnale del Fato, un incitamento da parte del Destino, un provvidenziale monito dal mio Subconscio, riassunto a pagina 230 dall’articolo “Punta tutto sul 29”.
Già, perché se è vero che 2015-1985=30, è anche vero che ai 30 mancano ancora quei sette mesi e la cara Simona Siri, autrice dell’articolo, mi ha motivato come non mai a godermi questi crepuscolari mesi da ventenne.
«È l’età migliore per i sentimenti ed il sesso. Va bene la pelle soda dei venti, ma vuoi mettere la sicurezza dei quasi trenta? È quella forza che viene dalla consapevolezza che dà lì in avanti, nella vita, si incomincia a fare sul serio e chi c’è c’è. L’autostima è al massimo. La spigliatezza a letto pure. Le paranoie della post adolescenza sono un ricordo»
Doutzen Kroes, 30 anni il 23 gennaio 2015
Che poi, davvero a vent’anni siamo più belle che a trenta? Io non sono così convinta. Indubbiamente la fisicità è tutta un’altra: la pelle è tonica ed elastica, i muscoli naturalmente sodi regalano fisici snelli, i capelli brillano di giovinezza, donandoci quell’aspetto da ninfette tanto amate da certi perversi professori. Ma si tratta di una bellezza acerba, incompleta, priva di una reale consapevolezza di sé. La nostra gestuelle è scevra di qualsiasi magnetismo, persino le risate sono più cristalline, ma risuonano un po’ vuotamente (e scioccamente). Con l’età acquistiamo quella mirabile spigliatezza nello stare al mondo, nel relazionarci a tutti, indistintamente; svanisce ogni paura, ogni timidezza e ridiamo di gusto, di pancia. Impariamo a sedurre (anche se non è qualcosa che impariamo, ma piuttosto qualcosa che cresce spontaneamente in noi) senza il bisogno di esporre troppa pelle, ma semplicemente grazie al fascino della maturità e con l’arte della conversazione. Passiamo dal non avere il coraggio nel guardare negli occhi un uomo, quando ci piace a vent’anni, a guardarlo fissamente, senza distogliere lo sguardo dalle sue pupille a trenta (o quasi trenta), proprio per dire “eccomi, ho trent’anni e non ho paura di ammettere che ti amo, non distoglierò i miei occhi dai tuoi perché non ho paura di mostrare ciò che sono e ciò che voglio”.
Léa Seydoux, 30 anni il 1 luglio 2015
A trent’anni, o quasi, ci guardiamo allo specchio e, avendo avuto abbastanza tempo per abituarci a quell’immagine riflessa, ci amiamo, in tutti i nostri difetti; abbiamo capito cosa vogliamo e soprattutto cosa non vogliamo dalla vita e troviamo un modo o l’altro per ottenerlo: c’è chi usa la fisicità, chi l’intelletto, chi la gentilezza, chi l’astuzia, nessun modo vale meno dell’altro, perché ognuna ha le sue inclinazioni, il suo carattere e il metodo lo rispecchia. Ormai abbiamo imparato anche ad incassare fallimenti e delusioni, ma non per questo abbiamo perso la speranza e la fiducia: sappiamo che soffriremo ancora, da morire, che rifaremo certi errori ed altri di nuovi, ma sappiamo come superare il periodo buio, o se non come, almeno sappiamo che lo supereremo.
Bar Rafaeli, 30 anni il 4 giugno 2015
Con questa consapevolezza mi accingo a gustarmi gli ultimi mesi da ventenne, con quella malinconia che inevitabilmente permea i momenti di passaggio, ma al contempo, con l’entusiasmo delle nuove scoperte; ho contrassegnato il 2015 come l’anno della rinascita e forse neanche questo è un Caso: a capodanno ho brindato al “New year, new deal”, ho dedicato gennaio al decluttering, interno ed esterno, ed adesso mi avvio placidamente verso i trenta, sempre più conscia della persona che voglio essere.
«I didn’t always know what I wanted to do, but I knew the kind of woman I wanted to be»
(Diane Von Furstenberg)
Rooney Mara, 30 anni il 17 aprile 2015