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PERSONALE | Incrudimento

Creato il 02 aprile 2015 da Siboney2046 @siboney2046

beyoncé why don't you love me incrudimento

«Crisi di eccitazione e di pianto. Ma va bene, sai, quando è così. Perché comunque tira fuori quello che sente. È quando non si riesce a tirarlo fuori che c’è da aver paura. Allora le emozioni si accumulano dentro il corpo e si induriscono. E quando molte emozioni si sono indurite muoiono dentro il nostro corpo.»
(Haruki Murakami, Norwegian Wood, 1987)

Quello di oggi è un post di ingegneria applicata alla vita quotidiana, come a dire, “non sprechiamo del tutto anni di studio”.
L’incrudimento è un fenomeno che interessa i metalli: questi, sottoposti ad una deformazione plastica (banalmente ad una sollecitazione esterna), manifestano una variazione delle caratteristiche fisico-meccaniche. Mentre riflettevo su questa proprietà dei metalli la mia mente è subito partita per un volo pindarico che mi ha portato ad atterrare direttamente sull’evidente analogia con la vita quotidiana.

La vita quotidiana è un continuo incrudimento: ci mette costantemente alla prova, ci porta fino all’estremo delle nostre forze, ci plasma e ci spinge a spostare il nostro limite di snervamento sempre un po’ più avanti. Proprio come succede ai metalli, ogni esperienza della nostra vita aumenta la nostra durezza e ci rafforza.

Il problema dell’incrudimento è che, mentre ci regala durezza, ci toglie duttilità, e quindi ci priva della capacità di deformarci, di adattarci alle situazioni, di sopportare i cambiamenti. E peggio ancora l’incrudimento riduce terribilmente la nostra naturale resilienza: accumulare tutti gli sforzi sulle spalle indurite dall’incrudimento svilisce la nostra attitudine naturale ad affrontare positivamente gli eventi negativi della vita e a reagire in maniera proattiva alle esperienze più difficili.

In breve ogni giorno diventiamo più forti, ma contemporaneamente più fragili.


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