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Persone libere?

Creato il 21 luglio 2011 da Marinobuzzi

Oggi, seduti in un giardino pubblico, c’erano due ragazzi poco più che ventenni. Stavano seduti l’uno accanto all’altro, io ero alle loro spalle, leggevo un libro, non potevano vedermi. Uno dei due ragazzi ha cominciato ad accarezzare i capelli dell’altro e poi si sono abbracciati e così sono rimasti a lungo.
La bellezza di quella scena mi ha spaventato. Mi sono reso conto che i sentimenti che ho provato, in quell’istante, non erano positivi.
Per prima cosa ho avuto paura. Paura per loro. Mi sono detto: “Accidenti metti che passa qualche esaltato e comincia a dargli fastidio”. Mi sono messo sull’attenti, ho smesso di leggere il libro, pronto ad intervenire nel caso qualcuno avesse cercato di far loro del male. Se al posto di due ragazzi avessi visto un ragazzo e una ragazza avrei continuato, tranquillamente, a leggere il libro.
La seconda sensazione è stata di stupore.
Non sono abituato a vedere due ragazzi o due ragazze che si baciano al di fuori dei contesti GLBT e, ho pensato, se non lo sono io figuriamoci un eterosessuale.
Poi ho avuto paura di me stesso, ho avuto paura delle mie paure, della mia chiusura. La verità è che la società ci spinge ad avere paura, la verità è che, in quanto omosessuale, in questa società, non mi sento completamente libero. Forse è colpa mia, forse è colpa della mia educazione, forse è colpa dei miei pregiudizi. Forse ho solo paura che gli “altri” non siano in grado di capire.
Quel gesto così dolce avrebbe dovuto farmi sorridere, avrei dovuto pensare: “Ecco, vedi, questa società è libera”.
Invece ho solo temuto che quel gesto potesse divenire una scusa per atti di omofobia contro quei ragazzi.
Loro erano sereni, io ero in ansia.
Allora mi chiedo se questa sensazione, questa spiacevole sensazione di non poter essere “libero” al 100%, sia solo mia o sia una sensazione diffusa.
Non ho paura, sono dichiarato, sono sempre me stesso, davanti a chi contesta la mia natura non sono mai scappato. Eppure oggi le sensazioni negative, quasi a voler proteggere due persone che non erano, effettivamente, in pericolo, hanno avuto il sopravvento.
Non dovrebbe essere così, nessuno dovrebbe aver paura di abbracciarsi, baciarsi, scambiarsi le coccole in pubblico.
Allora mi/vi chiedo: “Siamo davvero, noi persone GLBT, persone libere?”


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