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Persone serie e Brubru.

Creato il 21 ottobre 2013 da Enricobo2
Bene, dopo l'apertura del libro dalla Annunziata, sono soddisfatto. Avevo visto giusto quando l'ho votato. Mario Monti è l'unica (o una delle pochissime) persone serie che siedono in quel cagnaio indecente. Rappresenta davvero quella figura di grand commis dello stato, interessato solo a lavorare per il suo paese in modo concreto, senza curarsi di fare e dire cose solo in riferimento al calcolo di quanti voti portano.Certo un modo di agire molto poco politico o furbo, se così lo vogliamo chiamare, che ti condannerà sempre ad una posizione marginale, perché la gente ama gli urli, gli strepiti e le promesse di fumo oppure la protesta a prescindere, quella che distrugge solo senza portare a nulla. Nessuno vuole accettare che se (attraverso la propria colpevole condiscendenza) si è nei guai e guai seri, solo tu attraverso i tuoi duri e pesanti sacrifici potrai tirartene fuori. Certo è più facile pensare che sarebbe giusto che i sacrifici li facessero gli altri al posto tuo, magari sarebbe anche corretto in qualche caso, ma alla fine questo non sarà mai possibile perché non funziona così; le castagne dal fuoco te le devi tirare fuori da solo. Quando un paese è economicamente al collasso (e non interessa di chi sia la colpa) la situazione può evolvere solo in due modi. O si distrugge tutto e si riparte da zero, cancellando completamente ogni ricchezza, con una guerra o più facilmente con una bella ipersvalutazione che cancella ogni debito o credito, in particolare quelli dello stato verso i cittadini (pensioni, titoli, stipendi) e questa è la cosa più tremenda che possa capitare oppure, se è ancora possibile recuperare, lentamente, con serietà e rigore, conquistando giorno per giorno quella credibilità che si deve avere per poter ottenere ancora credito, si riduce l'indebitamento generale e si risale a poco a poco, ma duramente la china. 
Il sacrificio, certamente doloroso, richiesto sarà comunque sempre e di molto inferiore al disastro della prima soluzione.  Monti ha sempre operato in questo senso, accettando di fare quello che era tassativamente necessario fare e che coloro che lo hanno incaricato non volevano fare in prima persona, pur sapendo bene che era necessario, timorosi di perdere consenso. Per maggiormente approfittare di ciò, lo hanno tutti sostenuto, pur rinnegando ufficialmente qualunque dolorosa decisione, criticandolo decisamente mentre faceva le cose di cui lo avevano incaricato e rinnegando ogni sera quello che di giorno avevano votato approvando e come ovvio gli elettori hanno premiato tutti gli infingardi mestatori di fango, i contestatori a prescindere, i furfanti confessi purché promettessero la luna, tranne lui. Lui ci ha creduto a che la serietà pagasse. Invece di scegliere la via più semplice dell'affermazione personale o le tante strade del mondo dove le sue competenze sarebbero state ben compensate, ha voluto spendersi per il proprio paese, ritenendo, e questa forse è la sua unica ingenuità, che la gente comprendessero la differenza tra serietà e demagogia, ma quando la gente diventa poppppolo, questa finezza non si coglie più, si chiede solo di ottenere dei risultati  immediati senza indicare chi li deve pagare, o meglio si crede che li debbano pagare "gli altri" senza capire che "gli altri" a cui si riferisce il tuo vicino che grida nella piazza, sei tu. Tranquillo Mario, nemo propheta in patria, lo dicono da due millenni, ma tu continua a rimanere al di qua della linea che divide gli uomini dai brubru. E adesso, prego, giù insulti, che mi faranno solo piacere.
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