Con questo racconto la nostra carissima Nella ci presenta un nuovo animaletto che da pochissimo tempo è entrato a far parte della sua numerosissima famiglia di pelosetti ... Chi arriva a casa di Nella sa di trovare un cuore troppo grande ed una pazienza infinita .... Ringrazio Nella per l'invio delle sue storie che si leggono sempre con tanto piacere e curiosità ... ed anche per la dedica tutta per me!! Buona lettura!!!
Dedicato alla guardia WWF più bella del mondo!....
Il 7 giugno 2010 alle ore 9,30 arrivava dal lontano Perù in casa mia, per accudire un po' tutto, dati i nostri vari ( purtroppo ) problemi di salute, un meraviglioso ragazzo di nome Bryan. Bryan viene dalla selva ed oltre ad essere uno splendido house -boy, ha un tocco particolare con gli animali. Persino i miei pelosoni ora, posso dire, tengono più a lui che a noi.
Il 7 giugno 2011 alle ore 9.30 arrivò nella nostra casa Perù! Ma chi è questo personaggio misterioso? E' una gazza, una pica - pica, bianca e nera, verde e blu. Bryan lo raccolse in mezzo alla strada dove, come sempre pur essendo una strada di colllina e non certo larga, le macchine sfrecciano come al circuito di Montecarlo. Era una giornata fredda, in questa atipica estate dove si alternano momenti afosi e momenti di pioggia battente e vento. Pioveva a dirotto e quando Bryan mi disse "guarda" , io vidi un batuffolo di pelo in un secchio, zuppo fradicio. Che cosa fare? Per prima cosa telefonai alla Lipu, che, devo dire molto seccamente, mi dissero di essere molto impegnati e per il momento di interessarmi a sfamarlo ed accudirlo, perchè tutti gli organi costituiti erano zeppi di rapaci e poteva anche finire in pasto a questi ultimi.
Non avevamo una gabbia, e ci venne in mente l'unica cosa possibile : il trasportino dei gatti.
Bryan lo trasformò in un nido, perchè sentisse meno la mancanza dei suoi simili e della natura. Non potevamo liberarlo, perchè la zona è infestata da felini e non avrebbe avuto lunga vita. Il primo mese ci avvicinavano per imboccarlo dalle 15 alle 20 volte e famelico la piccola gazza mangiava tutto. Croccantini bagnati, carne trita , frutta , verdura etc etc.... E venne il giorno del battesimo ufficiale, quando eravamo sicuri che il piccolino non sarebbe morto. Il suo nome a tutt'oggi è Perù, Cibollo ( in peruviano ragazzino), Nello (il mio compagno) e Roberto ( il nome del santo del 7 Giugno!).
Perù incominciava a crescere, mangiava nelle apposite vaschette con un piccolo invito, ma da solo e quindi... occorreva un'altra sistemazione.
Bryan lavorò giornate intere per costruire una voliera in mezzo ad un grosso albero di ulivo, riparato dal sole e dalle intemperie. Perù poteva vivere in un piccolo angolo di bosco creato per lui, con appoggiatoi di diverse altezze per pemettergli di imparare a volare, vaschette per il mangiare, beverino ed una piccola piscinetta per le sue abluzioni. Ma la cosa più strabiliante è vederlo ora cosa incomincia ad imparare. Con Bryan e con me lo si libera molto spesso, e lui saltella felice e svolazza incerto. Si posa sulle nostre teste, sulle mani, sulle braccia, fa i dispetti beccandoci da predatore, si nasconde e modula il suo gracchiare in un verso più dolce ed affettuoso.
Ha un difetto piccolo ad una remigante ed una zampetta è un po' più debole dell'altra effetto della caduta dall'albero, quando era piccino piccino, ma sono sicura migliorerà col tempo, come in effetti sta già facendo. Ecco miei cari, questa storia così imprevista e così misteriosa , questa storia di questa creaturina che vive spesso, come quando piccino rimaneva di notte nella stanza del suo salvatore, insieme nella casa di Bryan guardandolo, con i suoi occhietti neri, pieno d'amore.!
Nella Crosiglia