E’ vero che un po’ dappertutto c’è aria di crisi, che i licenziamenti aumentano e le chiusure aziendali anche, ma ci sono anche casi in cui piccoli e grandi imprenditori ignorano qualsiasi tutela sindacale. E’ accaduto in un negozio delcentro storico di Perugia che vende scarpe da qualche decennio: 4 lavoratrici sono state licenziate dalla sera alla mattina, per aver deciso di iscriversi ad un sindacato, nella fattispecie l’UGL, per chiedere una consulenza sui loro diritti contrattuali.
In seguito a questa decisione, è arrivata la lettera di licenziamento, dopo ripetute discussioni e minacce di revoca delle ferie ad agosto, e nonostante vertenze legali in corso al fine di ottenere una bonaria transazione, proprio perché l’attività sindacale deve essere finalizzata alla tutela dei diritti dei lavoratori ma anche del loro posto di lavoro.
Morale: l’imprenditore-padrone, per altro in franchising, convinto che con la crisi in atto può trovare personale disposto a subire qualsiasi vessazione pur di lavorare, ha spedito contestualmente le raccomandate con il licenziamento per 4 dipendenti su sei, e guarda caso, sono state “punite” proprio le quattro che erano iscritte al sindacato. Ora la questione sarà a giorni sul tavolo del Giudice del Lavoro, l’Ugl di Perugia tutelerà le lavoratrici attraverso l’avvocato Filippo Calabrese del foro perugino. A dar manforte a quanto sostenuto dal sindacato e dai lavoratori ci sarebbero alcune registrazioni che dimostreranno le vessazioni e intimidazioni fatte dal datore di lavoro attraverso frasi dette durante l’orario di attività: “O si fanno le cose come dico io, senza se senza ma, o ve ne andate a casa. Perché chi va dai sindacati per me ha chiuso…. non so chi vi ha dato questa dritta ma avete fatto una toppata allucinante scordatevi da adesso le ferie e i permessi, perché io lo posso fare….Voi qui rompete solo i c… tutto quello che fate si rovina con queste stronzate per ripicca quest’anno non fate le ferie a luglio ed agosto cosi vi imparate ad andare a parlare co’ ste teste di c… di sindacato. E da adesso in poi avrete una raffica di lettere di richiamo per ogni cazzata, non potete capi quante, è un attimo fate attenzione, mi avete proprio fatto incazzare e da sti sindacati non ci si va…”
Fortunatamente ad oggi sono pochi i casi, sostiene il sindacato Ugl, dove il rapporto datore di lavoro-dipendenti è fortemente vessatorio e antisindacale, comunque è sempre necessario un’attenta e scrupolosa attività di vigilanza e di vicinanza a tutti i lavoratori al fine di garantire che casi di questo tipo, e non solo, non si verifichino più.
Annalisa Palumbo