Perugia, una città ricca di aree verdi, sparse nei vari quartieri rionali, ma che purtroppo, dobbiamo costatare, in gran parte degradate e abbandonate al loro destino, terreni che non appartengono a nessuno ? vista la loro trasformazione in sterpaie e discariche di rifiuti.
Fino a pochi anni fa, anche se sporadicamente, la loro manutenzione, era garantita dalle Comunità Montane, un’azienda partecipata, che riceveva sostanziali finanziamenti pubblici.
Oggi nonostante il cambio di denominazione in: Agenzia Forestale Regionale, i finanziamenti erogati servono prevalentemente a mantenere in piedi il solito carrozzone dei Dirigenti, piuttosto che favorire l’aumento degli operatori manuali, per la manutenzione del verde pubblico.
La crisi economica, che colpisce anche i bilanci degli Enti pubblici, provoca la riduzione dei finanziamenti destinati all’Aziende partecipate, con la conseguente dismissione o riduzione di servizi destinati alle aree verdi comunali.
Di questa situazione che è venuta a crearsi, ne subiscono le più evidenti conseguenze, i Giardini del Frontone, come i Parchi di S. Margherita, S. Anna e lungo via della Pallotta, per non citarne altri minori sparsi nella Città.
I Giardini del Frontone, pregiata oasi di verde nel Borgo Bello, molto frequentati dai suoi residenti, come dagli studenti e numerosi padroncini di cani, che qui ci vengono per socializzare insieme ai loro Amici a 4 Zampe.
Purtroppo, per i Giardini del Frontone, da qualche anno dobbiamo costatare, che durante l’estate si trasformano in un parcheggio a cielo aperto, per ospitare, manifestazioni fieristiche ed eventi culturali, in parte discutibili, che spesso non sono adeguati per ospitarli in quest’area verde che merita una diversa destinazione e tutela.
Tante di queste manifestazioni, potrebbero essere dislocate in altre zone della città, come per esempio: a Pian di Massiano per le fiere o nella Piazza del Bacio per le manifestazioni culturali, in quest’ultima, si renderebbero utili anche per riqualificarne tutta la zona, da anni depressa le indesiderate frequentazioni.
L’altra area verde sopra citata e adiacente al centro storico di Perugia, è quella del Parco S. Margherita, da diversi anni completamente abbandonata all’incuria e in fase alterne, frequentata solo dai tossici e spacciatori.
Il Parco di S. Margherita purtroppo appartiene al Demanio patrimonio della Provincia, la quale oggi sembra essere soltanto l’Ente fantasma per imprecisati e residui servizi erogati, pur restando ancora in piedi, il carrozzone dei Dirigenti, con i relativi pesanti costi per il loro mantenimento.
Allora ci chiediamo: ma se la Provincia non è più in grado di sopportare i costi per la manutenzione di quest’area verde nel centro della Città, perché non dovrebbe farsene carico il Comune di Perugia, per riqualificarla mettendola di nuovo a disposizione dei suoi cittadini?
E’ vero che neanche il Comune ha i fondi necessarie per le straordinarie manutenzioni, dopo anni di totale incuria da parte della Provincia, allora potrebbe occuparsi almeno di quella ordinaria a costi ridotti, come la ripulitura del sottobosco e il ripristino dell’impianto d’illuminazione.
A questo scopo potrebbero predisporsi progetti di custodia e manutenzione, che coinvolgano sia il pubblico sia gli sponsor privati e gli stessi cittadini.
Purtroppo, che in questo periodo, nel nostro Comune, non è ben visibile il ruolo e la presenza dell’Assessorato preposto, alla tutela del patrimonio ambientale cittadino.
Al contrario, se questa fosse soltanto una svista da parte nostra, attendiamo di costatare che si sta lavorando per predisporre attività mirate, alla valorizzazione delle aree verdi e saremmo finalmente ben lieti di prenderne atto e ringraziare la nostra Amministrazione.
Giuliano Cianelli