Riceviamo e pubblichiamo
Ecco un bell’episodio di
Perugia oggi, con nel cuore, sinceramente, tanta speranza in Perugia domani. L’altro Venerdì (17 giusto? Forse questo spiega tutto!) ho un appuntamento a Fontivegge fissato per le 11; alle 10.55 parcheggio nella zona a pagamento a lato della Banca. Trovo posto nel primo spiazzo, e quando parcheggio proprio di fronte al muso della mia macchina ci sono due ausiliari in gilè azzurro (i professionisti dell’estorsione) che chiacchierano tra di loro. Mi vedono scendere dall’auto, avvicinarmi al parchimetro, e tornare a posizionare il tagliando; sono le 10.55 e quindi sono leggermente in ritardo, per sicurezza ho messo due euro e mezzo, la mia sosta scade alle 12.46. Mi vedono tornare alla macchina e piazzare il tagliando all’interno, e poi allontanarmi velocemente. Come ho detto sono di corsa, perché sto facendo tardi. E infatti nella fretta commetto un errore: metto il tagliando dal verso sbagliato! Errore mio, quindi formalmente niente da eccepire sulla multa che ho trovato al rientro ma… il verbale è delle 11.00. GIURO: questi “signori” stanno lì, appostati, hanno solo il compito di controllare quando scadono i tagliandi, e aspettano a questo scopo. E nel mio caso si sono accorti del mo errore, certamente mi hanno vista allontanare, ma non mi hanno mica richiamata! NOOOO . Hanno aspettato che fossi fuori campo, o hanno aspettato che scattasse il tempo minimo di contestazione (magari uno ha trovato il parchimetro rotto e va a cercarne un altro, qualche minuto di tolleranza forse c’è?) per farmi ugualmente la multa. Questa storia ha un seguito ancora più imbarazzante: si hanno 5 giorni per pagare la cifra ridotta, dopo scatta un aumento. E quindi avrei solo questi 5 giorni per contestarla. La Domenica conta? Il “verbale” (‘na specie di scontrino scolorito) non lo dice; dove dovrei andare per eventuale contestazione? Pure questo il verbale non lo dice. Realizzo solo Martedì che potrebbe essere l’ultimo giorno in “offerta speciale”, non posso farcela ad andare a provare a contestare, mi rassegno al pagamento di questi pidocchiosissimi 28,70 euro ma… mi aspetta l’ultima sorpresa. Il bollettino postale che l’ausiliario grassatore mi ha lasciato non si può mica pagare con l’home banking! NOOO. Bisogna proprio andare all’Ufficio Postale, fare la fila e pagarlo lì, con gli 1.30 euro in più, così il tutto arriva a trenta euro tondo tondi. Ce ne stanno di cose da cambiare in questo Comune, hai voglia a cominciare! Concludo con un consiglio: se parcheggiando individuate l’uomo in azzurro, fermatevi a farci due chiacchiere, e chiedetegli NOME e COGNOME; così per una soddisfazione. Io so solo il numero di matricola 1022, provate un po’ a maledire il 1022? Vi sentirete un personaggio Disney che ce l’ha con la Banda Bassotti (oddio, qualche assonanza con la banda Bassotti sti tipi della SIPA in effetti ce l’hanno..)
Anna Martellotti
Commento – Cassazione: a rischio nullità le multe sulle strisce blu o quelle per divieto di sosta elevate dagli ausiliari del traffico. Infatti la contravvenzione è invalida se contestata da un ausiliario non abilitato. A questo punto un paio di domande sono d’obbligo, questo sig. 1022 è abilitato? Gli scontrini come illustrato dalla lettrice devono contenere le norme e le regole dettagliate per il pagamento? Non è il caso che la nuova giunta del comune di Perugia riveda le norme che regolano la sosta in zona blu e magari qualche zona venga disabilitata visto che i parcheggi gratuiti in città sono quasi spariti?