Dalla nuova Giunta del Sindaco Romizi, non ci aspettavamo miracoli da un giorno all’indomani.
Pazientemente abbiamo atteso, la formazione della sua nuova squadra di governo, creata non senza difficoltà ed inevitabili compromessi, composta da persone provenienti dalle esperienze più diverse, che aspettiamo che ci diano risposte adeguate al cambiamento atteso.
Ancora più difficile è stata la ridistribuzione delle deleghe, non sempre coerenti al ruolo loro affidato di cui non conosciamo ancora, tutte le competenze a loro attribuite, né i recapiti a cui i cittadini possano fare riferimento.
Sono già passati 45 giorni dall’evento storico, che ha detronizzato le sinistre, che erano al potere della nostra Città da lunghi decenni, solo timidi e modesti segnali sono stati dati dal nuovo Sindaco Romizi, iniziati con la rimozione del Direttore generale Dr.ssa Pedini ma nello stesso tempo si continua a mantenere in carica il suo braccio destro, per dirigere la stessa U.O. che avrebbe dovuto essere soppressa.
Altrettanto non è stato ancora fatto, per la diminuzione del numero dei Dirigenti e mini dirigenti, rimuovendo quelli con incarichi a tempo determinato fino al 30 settembre e tantomeno non si sta facendo per eliminare anche quelli definiti ad Alte professionalità in scadenza per il 31 luglio.
Pertanto è stato più volte annunciata la volontà di riorganizzare e tagliare drasticamente la spesa di tutto l’apparato burocratico dell’Amministrazione comunale.
Per ora non ci sono quei segnali concreti che dovrebbero preannunciare l’effettivo cambiamento, al contrario sembra che ci sia la volontà di portare prossimamente in Giunta, una delibera che dovrebbe riconfermare l’eventuale proroga dell’attuale assetto dirigenziale, che probabilmente non mancherà di scatenare malessere nell’opinione pubblica, con qualche mal di pancia all’interno della stessa amministrazione.
Questo è auspicabile che non debba accadere, altrimenti sarebbe una dimostrazione di scarso coraggio ad usare, con mano ferma e decisa, il bisturi nella piaga degli sprechi economici e di risorse umane e certo questo non è l’esempio di una volontà di cambiamento.
Personalmente, non ritengo che si debbano attribuire le cause di queste contraddizioni, alla volontà diretta del Sindaco Romizi, che dobbiamo riconoscergli il pesante ruolo di cui è stato investito e che non potrà riuscirvi se non con la franca collaborazione di tutta la squadra di governo, compresa l’opposizione.
Se oggi notiamo un’azione frenante e di condizionamento, nelle scelte da fare, questo potrebbe essere causato sia da alcuni suoi collaboratori, ma principalmente dai vecchi oligarchi che appartengono alla precedente amministrazione, che ancora vogliono difendere e mantenere lo status quo, riluttanti a qualsiasi cambiamento.
Mi chiedo tra le altre domande, se il Sindaco Romizi viene informato puntualmente, delle notizie provenienti dalla stampa locale, come delle voci che s’incorrono nell’opinione pubblica dei cittadini di Perugia?
Non si dimentichi la nuova Giunta, che la luna di miele non potrà durare troppo a lungo e che ben presto i Cittadini di Perugia, vorranno vedere quei segnali decisivi e concreti per il cambiamento di rotta in tempi rapidi, altrimenti cominceranno a manifestare il loro dissenso, controproducente per la nuova corrente politica e potrebbe favorire il ritorno e la restaurazione del precedente regime.
Mi auguro di non risentire quelle frasi sconsolanti che nei giorni scorsi, mi paragonavano il nuovo Sindaco ad una brutta copia di Boccali e che pertanto valeva la pena di tenerci la precedente, che era solo un’altra brutta copia di Locchi.
Non dobbiamo tornare indietro, né tantomeno perderci di coraggio, restiamo tutti uniti e fiduciosi.
Insieme continueremo a stare vicino ai nuovi Signori della Giunta con il nostro fiato sospeso al loro collo, senza essere troppo polemici, invitandoli ad ascoltarci con le nostre proposte e suggerimenti per un reale cambiamento.
Giuliano Cianelli