PERUGIA, 29 marzo 2014 P.zza della Repubblica ore 17:30
Il disegno di legge Scalfarotto, già passato alla Camera e in attesa di conferma al Senato, è presentato come necessario per limitare la discriminazione nei confronti di persone omosessuali; ma il nostro ordinamento giuridico punisce già ogni atto di violenza tanto piùgravemente se commesso per motivi abietti. Il disegno di legge Scalfarotto, invece, ha conseguenze gravissime sulle libertà fondamentali dell’uomo, perché impedisce di esercitare la libertà di pensiero.
Con questo disegno di legge è considerato omofobo e dunque punibile penalmente, e analogamente al razzismo, anche:
Chiunque affermi pubblicamente che la famiglia naturale è fondata sull’unione tra un uomo e una donna;
Chiunque pubblicamente trovi obiezioni al matrimonio tra persone dello stesso sesso e all’adozione di bambini da parte di coppie gay;
Chiunque sostenga in luogo pubblico che i riferimenti biologici naturali dell’identità sessuale sono il maschio e la femmina.
Questa legge in realtà intende spianare la strada a un’ideologia detta del Gender, che sostiene l’indifferentismo sessuale (mai più maschio e femmina, né più mamma e papà), e la sua diffusione ed educazione precoce a partire dall’asilo. Gli italiani sono uno dei popoli maggiormente tolleranti, tanto da eleggere due Presidenti di regione dichiaratamente omosessuali; eppure… In base a questo disegno di legge, soltanto esprimendo la propria opinione critica rispetto all’ideologia – non all’omosessualità - si potrebbe essere denunciati e finire in carcere; ciò accade già oggi, nel silenzio dei media, in stati dove esiste una legge analoga, come nelle “liberali” Francia e Inghilterra, e presto in Italia se questa legge passerà.