Riceviamo e pubblichiamo
Erba alta, panchine inagibili, cestini pieni di rifiuti non puliti da settimane oppure rotti, illuminazione assente, percorso pedonale reso impraticabile in più punti a causa delle frane che si susseguono da ormai sei mesi: questa è, in sintesi, la situazione attuale del parco di San Marco, incastonato nella parte a valle del paese, che l’amministrazione di Perugia e la comunità montana, ente preposto alla cura dei parchi, hanno lasciato al proprio destino, impedendo agli abitanti della frazione di poterne usufruire al meglio. Infatti, è palese l’assoluta mancanza di manutenzione dell’area verde, con gli alberi che, non potati, si sono inselvatichiti, peggiorando lo stato del parco, e con le panchine che sono completamente circondate dalle piante cresciute in modo incontrollato.
In tutto questo, nonostante le proteste dei cittadini, né la comunità montana si è mossa per un intervento di manutenzione né il Comune ha fatto sentire la sua voce per sollecitare una celere pulizia della zona: il risultato è che ormai quasi nessuno va più a passeggiare o a ristorarsi al parco, tranne i soliti vandali e malintenzionati che, a detta dei residenti, sono diventati i veri padroni del parco.
E pensare che nel Piano Triennale delle opere pubbliche 2013-2015 il Comune, oltre a prevedere interventi sul patrimonio arboreo e arbustivo di Perugia, ha programmato per i parchi più panchine, illuminazione, aree attrezzate per cani in libertà per una spesa complessiva di 1.050.000 euro escluse le risorse per il decoro delle aree verdi connesse alla viabilità pedonale e carrabile (come riportato a pagina 6 del suddetto Piano).
Evidentemente da questi interventi è stata esclusa la frazione di San Marco, il cui parco è diventato inesistente per i cittadini, venendo invece regalato ai delinquenti!
Carla Spagnoli - Presidente Onorario del Movimento per Perugia