Leggo un lancio Ansa di ieri (qui) e scopro che in occasione del convegno “La spumantistica trentina: storia, attualità e prospettive“, ospitato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, l’assessore al Turismo e all’Agricoltura della Provincia di Trento, Tiziano Mellarini, ha parlato di “necessità di un’accelerazione per affrontare i mutamenti del mercato e da questo punto di vista è con il marketing che si vince la partita”. I redattori Ansa, infatti, hanno titolato così il breve resoconto della giornata di San Michele organizzata dall’Accademia Italiana della Vite e del Vino: “Trentodoc: Mellarini, si vince partita con marketing”.
Ancora marketing, quindi. Questa dev’essere una delle ossessioni-perversioni personali, e di sistema, dell’assessore e del suo assessorato: la riduzione della realtà ad un esercizio di marketing. Dalla realtà alla rappresentazione, manipolata, della realtà. Questo è il tratto di un’ideologia esiziale. E i fatti, purtroppo, ci danno ragione. Basta leggere uno dei post precedenti (qui), per capire che non basta rielaborare la realtà in funzione dei propri bisogni generici e delle proprie aspettative commerciali, per avere successo. Questa si chiama manipolazione e distorsione della realtà. E del Trento (Doc). Che l’assessore si ostini a ridurre tutto ad un esercizio promozionale è un problema. Sta diventando un problema serio per il Trentino. Ancora prima che un’interessante questione psicanalitica.