Pervertìre
Dal latino pervertere ‘sconvolgere, sovvertire, corrompere’, composto di per, che indica deviazione, e vertere ‘volgere’.
Verbo transitivo [io pervèrto ecc.].
1. (antico) Cambiare, alterare.
2. Far degenerare, corrompere: pervertire gli animi.
Pervertìrsi
Verbo intransitivo pronominale.
Degenerare, corrompersi: gusti, costumi che si vanno pervertendo.
Pervèrso
Dal latino perversu(m), propriamente participio passato di pervertere.
Aggettivo.
1. Che ama fare il male, che è volto al male: un uomo, un animo perverso; una vita perversa.
2. Degenerato, non naturale: gusti perversi.
3. (figurato, non comune) Avverso, dannoso (detto di cosa).
Aberrante, negativo: un meccanismo perverso; le conseguenze perverse del pentitismo.
Pervertìto
Participio passato di pervertire e aggettivo nei significati del verbo.
Sostantivo maschile [femminile pervertita].
Chi è affetto da perversione sessuale.
Una (parola) giapponese a Roma
Fimbulvetr ['fimbulvetr]
Voce del nordico antico, composto di fimbul ‘rigido’ e vetr ‘inverno’.
Sostantivo maschile invariabile.
(mitologia) Grande freddo della durata di tre anni che, secondo i miti escatologici nordici, dovrà precedere il giorno dell’ultima battaglia tra gli dei e le potenze del caos e la fine del regno di Odino.
Ci scrive Vizi Coloniali.
— Mi chiedevo… se due cugini scrivono dei gialli che hanno come protagonista un certo Ellery Queen e scelgono come pseudonimo Ellery Queen, è il personaggio che prende nome dall’autore (rectius dallo pseudonimo dell’autore) o viceversa? —
Non lo so, ma nel dubbio infiliamo tutti e tre nella nostra rubrica.
I due cugini sono gli statunitensi Frederic Dannay e Manfred Bennington Lee, di origine ebraica e con vari problemi all’anagrafe (il primo si chiamava Daniel Nathan ma fu registrato all’anagrafe come David, il secondo era nato Manford Lepofsky ma fu registrato all’anagrafe come Emmanuel).
Firmavano i propri libri con lo pseudonimo di Ellery Queen che, appunto, era anche il nome del loro personaggio, scrittore di gialli e investigatore dilettante.
Si dice pantomìma, e non pantòmima.
Tommaso Feleri! Chi era costui?
Quinto indizio
Il ragazzino poi, asfissiato dalla presenza costante della madre/amante, riuscì a fuggire, grazie a un’altra donna adulta, e addirittura a sposarsi con una ragazza che non conosceva nulla del suo passato, ricominciando una nuova vita lontano dall’insegnate.
Il ragazzino, qualche anno dopo, chiese dei soldi alla madre che glieli diede, in cambio dell’informazione di chi aiutò il ragazzino a fuggire rovinandole la vita. Seguì poco dopo l’omicidio da parte dell’insegnate dell’altra donna, il suo arresto e la scrittura in carcere del libro-confessione.