«Pronto?»«Salve, ascolti, avrei alcune domande da fare»«Prego, dica pure»
Ascolto i farneticamenti e le strampalate domande della signora cercando di rispondere in modo pacato, per circa 5 minuti, con ovvie e scontate frasi pre-costruite del tipo «Ci faremo sentire noi», «Ma certo si figuri, troverà tutto sul nostro sito internet», «Supercalifragilistichespiralidoso»; quando ecco che dall'altro capo del telefono iniziano ad arrivare domande davanti alle quali anche io, ottimo impiegato, mi trovo totalmente spiazzato.
«Ah... ascolti, maaaa (il "ma" era proprio così lungo) si trova più lavoro con il diploma o con la laurea?»«Eh!?»«Sì sì, con il diploma o con la laurea. Voglio dire, dove mi prendono di più?»"Se continui a parlare così sicuramente ti prendo a colpi (o a bottiglia, citando Mr.Ford)" penso tra me e me, invece rispondo:«Mah, guardi, sicuramente con la laurea, anche se, alla fin fine, al giorno d'oggi, la meritocrazia non esiste più»«Eeeeh con la laurea quindi... e con la terza media?»«Così penso sia ancora più difficile»«Mmm più difficile»«...»«Mmmm»«...»«Beh»«...»«Mmmm»«...»«Aaaaah»«...»«Quindi è difficile... va be' grazie»«Arrivederci, si figuri»«Sì sì, arrivederci»Durante questa telefonata ho provato svariate volte odio puro, e anche una sfrenata voglia di uccidere.