Pesantezza barocca

Qualcuno ritiene che il mio modo di scrivere sia un po' pesante e ridondante... In effetti, rileggendo alcuni miei post, può darsi che "uno studente per caso" abbia in parte ragione... Di sicuro avrei fatto fortuna in età barocca! Allora come la mettevi la mettevi bene, bastava solo che ingarbugliavi un po' le cose con un po' di gusto letterario per il particolare ridondante - ovviamente l'equilibrio doveva esser creato ad arte. Basti comunque pensare che Giovan Battista Marino, il massimo esponente della poesia barocca in Italia, scrisse quello che tuttora è il poema più lungo della letteratura italiana, "L'Adone", che descrive le vicende amorose di Adone e Venere. L'episodio, di media lunghezza e di importanza relativa presso la cultura classica, nel poema si sviluppa nella bellezza di 5.123 ottave, per un totale di 40.984 versi. Della serie "se inizi a leggerlo, campa cavallo..."
Ad ogni modo vi consiglio di dare un'occhiata al blog del sopra menzionato "critico", studente universitario fuori sede con cui spesso mi trovo a discutere; innanzitutto lo cito perché così lo "ripago" della sua stessa moneta (o può dirsi altrimenti che lo ricambio del suo stesso favore, dipende dai punti di vista), e in secondo luogo potreste trovare qualche curiosità o spunto di pensiero interessante da approfondire e discutere con lui... Devo ammettere che alcuni di essi sono originali (vi avverto però che dovrete scandagliare bene - alcuni articoli non si possono leggere!)
Avete atque valete