Fino a domenica la coppia si è alternata in vacanza con il figlio 13enne in un campeggio di Marina Palmense, in provincia di Fermo. I due avevano avviato la procedura di separazione legale, ma domenica l’ennesima lite ha portato alla tragedia. Il marito, infatti, Roberto Paglia, ha sparato alla moglie, Adela Micaela Balaie, cinque colpi alle spalle. L’uomo non avrebbe potuto avere l’arma con sé, avendo ricevuto nel 2012 un provvedimento di divieto di detenzione di armi, in seguito ad alcune denunce effettuate dalla moglie. La donna è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale regionale “Torrette” di Ancona, con gravi ferite alla testa e al torace. Nelle scorse ore è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico al polmone. L’uomo è stato arrestato
Il campeggio Spinnaker, teatro della tragedia di domenica sera (informazione.tv)
La tragedia: otto colpi di pistola alla schiena della donna. Domenica sera, prima le urla della coppia, poi i colpi di pistola e i lamenti della donna, Adela Micaela Balaie, hanno allertato alcuni campeggiatori presenti all’interno della struttura “Spinnaker” di Marina di Palmense, in provincia di Fermo. Alcune persone, così, sono intervenute per difenderla, e sono riuscite a bloccare Roberto Paglia fino all’arrivo dei carabinieri di Fermo, che lo hanno arrestato in flagranza di reato. Non è stata ancora trovata, però, la pistola con la quale l’uomo, un quarantanovenne di Foligno, ha sparato alla moglie colpendola cinque volte alle spalle. Dall’auto del Paglia, che il pm Nadia Caruso ha messo sotto sequestro, i carabinieri hanno però recuperato un caricatore, alcuni bossoli e altre cartucce.
Le gravi condizioni della donna. La donna, 39enne di origini romene, è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale regionale di Torrette di Ancona, con gravi ferite alla testa e al torace: nel pomeriggio, dovrebbe essere sottoposta a un delicato intervento chirurgico al polmone. Per lei, i medici si sono riservati la prognosi.
Il marito, invece, è in carcere, con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma. La pistola che ha sparato è una calibro 9, un’arma che l’uomo non avrebbe potuto avere con sé: nel 2012, infatti, ha ricevuto un provvedimento di divieto alla detenzione di armi, in seguito alle diverse denunce presentate dalla moglie, l’ultima delle quali nelle scorse settimane. I due avevano avviato la procedura di separazione legale e, fino a domenica, si erano alternati in vacanza con il figlio 13enne, che non è stato coinvolto nell’aggressione. (AGI)