Oggi mi è arrivata una mail dal contenuto sibillino (oltre che atrocemente sgrammaticato):
“Il vostro pacchetto con il codice di spedizione 78373784 è arrivato al 24 febbraio 2015. Corriere non ha espresso un pacco per te. Stampare l’etichetta di spedizione e mostrarlo in ufficio postale più vicino per ottenere il pacchetto.
Se il pacco non viene ricevuto entro 30 giorni lavorativi *** Express ha il diritto di chiedere un risarcimento da voi per esso sta tenendo nella quantità di 7,29 EUR per ogni giorno di conservazione. È possibile trovare le informazioni sulla procedura e le condizioni di pacchi tenendo l’ufficio più vicino.”
Probabilmente anche la persona più ingenua e fiduciosa, alla lettura del messaggio, verrebbe colta dal dubbio che si tratti di un caso (neanche tanto astuto) di phishing.
Penso che potrebbe essere un esercizio interessante “stampare l’etichetta” e “mostrarlo” all’ufficio postale più vicino (per inciso quale ufficio postale? quello più vicino in linea d’aria? quello del paese?), mi piacerebbe vedere l’espressione perplessa degli impiegati, peccato che, per stampare l’etichetta, sia necessario clicare su un link dall’aspetto poco rassicurante.