Pesche agli amaretti.

Da Marisa

Ingredienti: per 6 persone

    1 kg di pesche spaccarelle
    100 g di amaretti di Saronno
    burro
    zucchero a piacere

    Negli antichi ricettari, a proposito della frutta da scegliere, si leggeva “belle pesche giallorosse di agosto”… Per quanto riguarda gli amaretti, sono i famosi biscotti a mezzacupola a base di mandorle pestate, albumi e zucchero e, a volte, aromi. Originari, pare, di Venezia, si sono poi diffusi un po’ ovunque in Italia ma specie al Sud. Questi, indicati come “di Saronno”, si riconoscono per essere confezionati appaiati e incartati a caramella. Gli amaretti si trovano disponibili in tre versioni: a pasta secca, a pasta morbida e cosparsi con granella di zucchero oltre che di varie dimensioni.

Preparazione:  30’

Cottura: 20’

  • Lavate bene le pesche, asciugatele, dividetele a metà ed eliminate il nocciolo.
  • Scavatele con un cucchiaio, mettete la polpa in una ciotola, aggiungete lo zucchero secondo il vostro gusto, gli amaretti sbriciolati.
  • Amalgamate il tutto e riempite le pesche con il composto.
  • In una padella imburrata adagiate le mezze pesche una accanto all’altra, sopra distribuite alcuni fiocchetti di burro,coprite e cuocete a fiamma dolce per circa 20 minuti.
  • Ritirate, trasferite le pesche sul piatto da portata, lasciatele intiepidire o raffreddare del tutto prima di servirle.

Calorie a porzione: 209

Vino consigliato: Moscato d’Asti.

La zona di produzione del vino "Asti spumante" e "Moscato d'Asti" è compresa nei territori di 52 Comuni delle province di Asti, Cuneo e Alessandria.
Prodotto quasi esclusivamente da aziende di dimensioni medio piccole o da cantine cooperative che trasformano solamente le uve dei propri vigneti, il Moscato d'Asti ha raggiunto livelli qualitativi straordinari grazie alla diffusione della moderna tecnologia enologica, in particolare quella del freddo, che ha consentito di mantenere nel vino gli aromi ed i sapori del frutto e, nello stesso tempo, di stabilizzare il prodotto permettendone la conservazione ed il trasporto.

Storia, tradizione, dedizione imprenditorialità geniale, applicazione e ricerca continua lo mantengono prezioso esaltandone le peculiari caratteristiche.

La denominazione di origine controllata e garantita "Asti" (unico disciplinare) è riservata a due vini:
a) il vino spumante ("Asti" o "Asti spumante");
b) il vino bianco non spumante ("Moscato d'Asti").
Il Consorzio dell'Asti tutela anche il Moscato d'Asti che, pertanto, è sottoposto agli stessi controlli da sempre messi in atto sull'Asti Spumante. Con la D.O.C.G., inoltre, molte aziende vitivinicole dirette produttrici si sono iscritte al Consorzio che ha costituito al suo interno suo interno il Consiglio del Moscato d'Asti al fine di tutelare il prodotto dalle imitazioni e per far crescere il livello qualitativo e valorizzare l'immagine, peraltro già alta, del prodotto.

Se ti è piaciuta la ricetta, iscriviti al feed cliccando sull'immagine per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :