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Pesche ripiene, un dolce della "memoria"

Da Lella
Ricordate la nonna 'Milia? Ricordate con quanto piacere da bambina le facessi visita ogni domenica e restassi da lei qualche giorno finite le scuole e a fine agosto per la festa del paese?Bene, proprio a fine agosto era la "Festa" del paese e per tradizione si preparavano le pesche ripiene.Da sempre, ogni fine agosto, a casa della nonna, della mamma e poi mia, si preparavano e continuo a preparare questo dessert. 
Pesche ripiene, un dolce della
Servono delle pesche gialle grosse e non troppo mature, di quelle che si staccano facilmente dal nocciolo. Le si tagliano a metà, si toglie il nocciolo e le si scavano scavare al centro con un cucchiaio, raccogliendo la  polpa in una terrina con amaretti secchi pestati grossolanamente, tuorlo d'uovo sbattuto con zucchero e un cucchiaio abbondante di polvere di cacao amaro.
Si riempiono le mezze pesche con il composto, si adagiano metterle in una pirofila imburrata. Un fiocchetto di burro sul ripieno darà alle pesche una crosticina dorata e croccante. Si cuociono in forno preriscaldato da 180 gradi per il tempo necessario a che il ripieno diventi sodo e "brunito".Di solito ne acquisto una bella cassetta e ne preparo più teglie, utilizzando quelle usa e getta con coperchio. Una la servo come dessert, le altre le ripongo in freezer. Basterà scongelarle a temperatura ambiente per poterle gustare anche in pieno inverno.

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