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Pesh merga

Creato il 23 gennaio 2015 da Renzomazzetti
.ANIME ROSSE.

.ANIME ROSSE.

La poesia popolare kurda si canta, e anche le liriche contemporanee vengono dette con voce, cadenze e tono che sono musicali, diversi dagli accenti del linguaggio quotidiano. L’antichità della musica è dimostrata dal fatto che essa si è sviluppata sulla propria antica tradizione. Fanno parte del folklore poemi epici, cavallereschi, d’amore, fiabe, leggende, racconti, ballate e canti dedicati ai villaggi, alle stagioni, alla natura, all’amore, agli eventi della vita sociale, ai piccoli fatti quotidiani, canzoni d’amore e inni di guerra. La donna kurda ha da sempre svolto un ruolo importante, a capo di clan e principati, in pace e in guerra, nei movimenti indipendentisti e nella resistenza contro il genocidio, per la conquista di una vita libera. Da dove è venuto fuori questo libro? -domanda Ascanio-. Quest’estate l’ho comprato alla festa dei comunisti a bocca d’Arno -risponde il barbiere-, ma ora vieni a farti i capelli. Aspetta un momento, fammi leggere questa poesia. (Ricordo da un racconto di Vasco).

INNO   ALLA   RESISTENZA

(parte)

Sono un Pesh merga del Kurdistan

pronto, nel cuore dei miei campi.

Con la mente, con i beni, con la vita

difenderò la mia terra.

Non voglio vivere da servo

pieno di vergogna e di rabbia.

Salverò il mio paese, il mio popolo,

con la vita pagherò la libertà.

Giuro su questo Kurdistan dai mille colori

su questa terra che è il mio paradiso

su questi Kurdi che affrontano

morte, massacri, carcere

non alzerò le mani

non getterò le armi

vincerò o morrò.

-IBRAHIM   AHMAD-

http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2015/01/07/il-falso-bersagliere/ 

 


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