Nell’inchiesta sull’Apic, la posizione dell’ex presidente della Provincia Giuseppe Torchio è la seguente: archiviata. Dopo un interrogatorio di tre ore e mezza e un accurata analisi dei trasferimenti di denaro, il magistrato ha archiviato il,caso. Non è stato trovato un euro che dall’Apic sia passato a Torchio. Così ha riferito tempo fa il giornale cartaceo.
Ciononostante, malgrado nessun fornitore o creditore dell’Apic rivendichi soldi o pagamenti, promesse o che altro da Torchio, lo stupefacente cartaceo, come anche Cremonaoggi, riporta la tesi della difesa di Feroldi – imputato di peculato, con 168mila euro dell’Apic sul proprio conto corrente – trasformandola nella solita accusa. Ma ormai Torchio, che lo si stimi o no, è fuori dal processo, e non ha le mani sporche. Bisogna recitare messe, tridui, novene perché si riapra di nuovo il fascicolo? Nessuno può essere processato per due volte per lo stesso reato. Da Torchio è partita anche la denuncia iniziale. Ma tutto questo non conta nulla.
Ovviamente Torchio non serve, non è utile a certuni, tanto vale buttarlo via. Certuni però non sono tutti.
Ci sono cose però che il democratico cattolico ha fatto, e altri no. Quel che di buono ha fatto ce lo teniamo da conto.
Purtroppo è uscita anche una notizia negativa su Rossoni. Non fa piacere per niente. Qualche giornalista avrà molto lavoro da fare. Serviranno barili di candeggina, visto il numero di rinvii a giudizio dei politici del centrodestra lombardo.