Cos'è? E' un antico insaporitore nato a Grosio, in Valtellina, ma diffusosi in tutta la valle.
E' un pestato di pepe nero, sale grosso, aglio, bacche di ginepro, Achillea e timo selvatico (peverel), di cui ogni famiglia conserva e tramanda gelosamente una sua ricetta.
Ottimo sulle carni e in tutti i piatti della cucina valtellinese, pizzoccheri compresi, io lo apprezzo molto sulle patate, che preparo arrostite ma in padella, un modo più veloce che cuocerle al forno.
La pesteda deve rimanere sempre un po' umida perciò, se vi capitasse di acquistarla oppure la preparate voi, ricordatevi di spruzzarla con poche gocce di grappa o vino rosso non appena inizia a seccare.
Se voleste saperne di più sulla "pesteda che l'è 'na gran medesìna" cliccate QUI.
-ricetta-
patate
pesteda
olio evo
Siete tentati di preparare da voi la pesteda?
Ecco dosi indicative per un vasetto piccolo.
50 g pepe nero
50 g sale grosso
10 spicchi aglio
12 bacche di ginepro
1 cucchiaio di erba Achillea
1 cucchiaio di timo selvatico
qualche goccia di grappa o brandy o vino rosso
Pestate tutto nel mortaio sino ad ottenere un composto grossolano, non troppo fine, invasate e conservate al riparo dalla luce.