Intossicazione da botulino con il pesto confezionato
È di pochi giorni fa la notizia di un’intossicazione alimentare dovuta alla tossina del botulino contenuta nel pesto confezionato. I casi di intossicazione da botulino riguardano principalmente la città di Genova, dove sono state ricoverate oltre 30 persone.
Il pesto incriminato…
Sabato 20 luglio 2013 il ministero della sanità aveva lanciato l’allarme per la presenza di tracce sospette di botulino in alcune confezioni di pesto. L’azienda produttrice del pesto incriminato è la ditta genovese Bruzzone e Ferrari che, sin da subito ha provveduto al ritiro dal commercio del prodotto alimentare.
Tuttavia, non potendo tenere la situazione completamente sotto controllo, la Regione ha diramato alcune informazioni utili per evitare che l’intossicazione si estenda ad altre persone. Pertanto, chi avesse acquistato del pesto confezionato con data di scadenza “9 agosto” recante il numero di lotto 13G03 è tenuto a riportarlo al punto vendita in cui è stato acquistato o avvertire l’Asl per i dovuti accertamenti.
Come è possibile che ci sia del botulino nei cibi confezionati?
La tossina del botulino si sviluppa dal microrganismo Clostridium Botulinum, comunemente presente sia nel terreno che nell’aria ma assolutamente innocuo sino a che è a contatto con l’ossigeno.
La minaccia di un’intossicazione, dunque, è data da cattive o errate condizioni di conservazione degli alimenti. Nello specifico, la tossina del botulino si genera in assenza di ossigeno e quando le temperature sono superiori ai 5° – 10°.
Pesto e botulino – Ecco i sintomi principali del botulismo
Chi consuma cibi che presentano tracce di botulino generalmente inizia a manifestare i sintomi sin dalle prime 12 – 36 ore dall’assunzione dell’alimento incriminato. I principali sintomi del botulismo comprendono:
- Sdoppiamento della vista
- Secchezza delle fauci
- Debolezza muscolare
Questi sintomi iniziali possono poi degenerare in paralisi muscolare e, nei casi più gravi, causare un arresto cardiaco.
Per contrastare l’avvelenamento da botulino l’unica soluzione consiste nella somministrazione di un’antitossina, ossia di un siero, che però ha valenza se somministrato entro le 48 ore dall’ingestione del cibo contaminato.