E infine, come dicevo QUI, ho fatto pace con Stephen King, affrontando una volta per tutte quel libro che mi fece prendere le distanze da lui: Pet Sematary. Premetto che in Italia viene chiamato erroneamente Cimitero Vivente, che in realtà è il titolo italiano (gorsh) del film tratto dal libro, e di cui vi parlerò dopo.
Cosa dire? Che ammetto di aver provato a leggerlo troppo presto, perché forse a 8/9 anni non si ha ancora la pazienza per King, uno scrittore che non fa economia di parole e che per dirti una cosa, parte molto prima, troppo prima forse. In definitiva però, questo libro mi è piaciuto, e probabilmente sarebbe stato un peccato non leggerlo.
Copertina
Attenzione: qualche spoiler
Trama
Louis Creed è un medico generico, che si trasferisce insieme alla famiglia, Rachel la moglie, Gage e Ellie i suoi figli, nella cittadina di Ludlow, nel Maine dopo aver accettato l’incarico di medico dell’università locale.
Appena arrivati, Louis stringe amicizia con Jud, un ottantenne che vive insieme alla moglie di fronte alla famiglia Creed. Destinato a diventare il suo più grande amico e in parte la sua rovina, Jud mostrerà a Louis cosa c’è al confine della sua proprietà. Dapprima il piccolo cimitero degli animali e poi, in un secondo momento, il vecchio cimitero degli indiani Micmac, che sembra essere posseduto da un Wendigo, lo spirito che trasforma gli uomini in cannibali. Sarà alla morte del gatto della piccola Ellie, Church, che Louis visiterà questo cimitero insieme a Jud, perché da lì i morti ritornano in vita.
L’entrata al cimitero degli animali
Il libro
King ci mostra solo parte di Ludlow in questo romanzo, restringendo la visuale sul cerchio intorno al territorio dove vivono Louis e Jud e le loro famiglie. Raramente le scene sono ambientate lontano dalle loro case, e si può intuire il perché grazie alla spiegazione più che esauriente che avremo del potere del cimitero dei Micmac. A differenza del film, il cimitero non porta semplicemente in vita i morti, ma dà a loro una nuova anima, quasi sempre toccata dal Wendigo stesso. Si ha infatti la percezione che gli esseri siano in parte posseduti dall’entità del terreno stesso, più che da un’anima sospesa tra due mondi o carica di vuota malvagità. C’è intento, a differenza dei morti del film, nelle azioni dei ritornanti. Church in primis, cerca di essere quasi normale, come se volesse conquistare e mantenere la fiducia di Louis, per poi attuare il piano ideato dal Cimitero/Wendigo.
Ed è lui a guidare Gage sotto al camion, a impedire che Louis lo afferri, lo si capisce dal fatto che il bambino sfida qualsiasi legge naturale, correndo ritto sul prato senza perdere l’equilibrio, cosa che prima di allora avrebbe fatto.
Church meooooow
La bravura di King è quella di farci conoscere a fondo i personaggi, Louis e Rachel in prima battuta, con le loro tensioni familiari, i rapporti con i figli e con un passato sgradevole e malcelato, rappresentato dalla famiglia di lei. Poi ci fa conoscere il saggio Jud e la moglie Norma, e la costante battaglia dell’anziano contro il Cimitero, fin da quando era un ragazzino. E King ce li fa conoscere pagina dopo pagina, parola dopo parola, eccedendo forse un po’ troppo a volte. Solo il lettore più smaliziato si renderà conto che anche nei capitoli o brani che sembrano essere estranei o di poco conto, c’è un pezzo importante per il quadro globale.
Insomma, King non ce la fa facile, ci inonda di episodi, di frasi, di scene e parole che di primo acchito potrebbero fare desistere un lettore svogliato o troppo giovane.
Il cimitero Micmac
Il film
Locandina
Chiamato oscenamente Cimitero Vivente nel nostro ridente paese, è ancor oggi un buon horror. Si può dire che sia tratto e basato sul libro, più che una vera trasposizione. Rimangono gli episodi principali, tra cui la morte di Pascow, Church e Gage, ma tralasciando tutta la parte del segreto del cimitero Micmac. Nel film sembra solamente che il terreno di sepoltura indiano, faccia risorgere la gente, e tutti sono inequivocabilmente maligni e aggressivi. Non c’è nessun intento dell’entità del cimitero, e le cose avvengono così, senza un motivo definito. Church muore sotto a un camion, nonostante fosse castrato. Gage a sua volta muore perché il padre inciampa, e non perché è il cimitero a farlo accadere.
Ciò non inficia minimamente la qualità della pellicola, che in alcuni tratti è forse più angosciante del libro. Se non lo avete visto, recuperatelo.
Piccola nota di disappunto, prima di lasciarvi con un video. Se compro un libro per 10,90 cartaceo, perché Dio che bello avere la carta tra le mani (mah…), vorrei per quel prezzo non trovarmi una serie di fotocopie. In alcune pagine si vedono i segni neri da fotocopiatrice, e per quasi la totalità del volume, i capolettera sono sbiaditi, e persino all’interno delle frasi mancano delle parole. Bella roba, per 10,90 euro…