Pete seeger in italia

Creato il 28 gennaio 2014 da Bluesmusic

Pete Seeger in Italia (2006)

In seguito al riuscitissimo tributo di Springsteen al vecchio maestro del folk americano dal titolo emblematico “We shall overcome: The Seeger Sessions”, il grande Pete Seeger viene riscoperto un po’ da tutti e naturalmente anche dalle case discografiche che danno alle stampe i brani che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. In questo caso si tratta di registrazioni amatoriali, ma di buona qualità, tratte dai concerti di Novara e Torino tenutisi l’8 e il 9 aprile 1977 durante il I° festival della canzone popolare “Victor Jara”. Il disco contiene 21 tracce tratte dal songbook internazionale di Seeger, brani di forte impegno civile strutturate sotto forma di ballata o di blues e che spaziano fra i vari temi cari al leggendario folksinger americano.
Si va da brani dedicati al modo del lavoro (il classico John Henry, Which Side Are You On? Da che parte stai? – scritta dalla moglie di un minatore in sciopero, e I Do Mind Dying, quest’ultima del grande bluesman Joe Carter), a canzoni per la pace contro tutte le guerre (la sempre emozionante Where Have All The Flowers Gone), ai brani di lotta sudamericani (Estadio Chile, Victor Jara, Guantanamera). “Estadio Chile” è uno dei punti più alti del disco: il brano è l’ultima poesia scritta da Victor Jara prima di essere trucidato dagli sgherri di Pinochet, e Seeger ne dà un’interpretazione da pelle d’oca. “Guantanamera” cantata a squarciagola è di rara bellezza a cui fa da contraltare la dolcissima “Sweet Roseanne” brano popolare raccolto da Alan Lomax. Il disco contiene anche un paio di riferimenti ad un altro grande del folk statunitense: l’immortale Woody Guthrie, grande amico e compagno di lotte di Pete Seeger che qui ci regala un’indimenticabile versione di “This Land Is Your Land” e una divertente canzone per bambini “Car Car”. Altra perla del disco “If I Had A Hammer” autentica canzone manifesto per una generazione che davvero voleva cambiare il mondo e particolarmente significativa “Viva La Quince Brigada”, canzone della Resistenza spagnola. C’è anche una “Tarantella siciliana” strumentale omaggio di Seeger al nostro paese. Negli spettacoli Seeger che canta, parla e suona chitarra e banjo è aiutato dall’amico Dario Toccaceli (che ha anche effettuato queste registrazioni) che ha il compito di tradurre in italiano le parti più importanti dei brani e di fornirgli un adeguato background vocale.
Davvero bello il booklet del cd che contiene tutti i testi con le relative traduzioni e una nutrita serie di foto del grande folksinger. Toccanti le prefazioni che rievocano efficacemente lo spirito di grande passione civile e di sacrosante speranze che aleggiavano tra i giovani in quei mitici anni. Da brivido soprattutto per quelli che come me avevano vent’anni nel 1977 “sentire” la grande partecipazione del pubblico che invitato da Seeger canta con lui e batte le mani in una serie di riti propiziatori che sembrano auspicare davvero un mondo diverso, sicuramente migliore. Un disco per scoprire o riscoprire “l’altra faccia dell’America”, quella disperata e derelitta, quella del folk e del blues, quella del “sogno americano” tradito, quella di cui si parla sempre troppo poco.


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