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“Peter Nimble e i suoi fantastici occhi” di Jonathan Auxier, Salani

Da Federicapizzi @LibriMarmellata

peter nimbleNon molto tempo fa, in un post sul gruppo facebook che amministro – e che porta lo stesso nome di questo blog – mi lamentavo, cercando confronto e conforto, di una carenza che ultimamente ravvedo nelle pubblicazioni per ragazzi destinate alla fascia d’età della scuola elementare.
Mi pare – e ho notato che altre esperte ed altri esperti del settore concordano – che nelle uscite degli ultimi anni si soffra un po’ la mancanza di avventura.

Un’avventura ben congegnata, condita magari da elementi fantastici, che lasci il piccolo lettore, o ascoltatore, rapito e incantato, fremente in attesa di ciò che avverrà dopo, e dopo ancora.
Impagabile la luce viva negli occhi dei miei figli durante la lettura di classici come “Le avventure di Jim Bottone” di Michael Ende o di “Cion Cion Blu” di Pinin Carpi…Difficile trovare nel panorama contemporaneo storie che vi si avvicinino per ricchezza narrativa e che abbiano un simile, notevole, impianto fantastico.

Difficile ma non impossibile. Ritengo, infatti, che il romanzo “Peter Nimble e i suoi fantastici occhi” – di Jonathan Auxier, edito da Salani e selezionato nella rosa dei tre finalisti al Premio Andersen 2013 per la categoria Miglior Libro 9/12 anni (categoria poi vinta da Guido Quarzo con “La meravigliosa macchina di Pietro Corvo”) – si candidi perfettamente a riempire quel posto spesso vacante, quello del libro avventuroso e magico, capace di calamitare attenzione e fantasia con una storia travolgente e serrata, animato da personaggi vividi e originali.

Il riscatto dell’orfano, sovente povero e derelitto, è una grande classico della letteratura per l’infanzia, come anche le gesta eroiche dei semplici, spesso dei più piccoli.
Anche i regni fantastici, gli animali parlanti, le creature magiche, i viaggi in luoghi lontani e incantati, i re cattivi – sovente impostori – e gli scienziati buoni – spesso maghi – , le principesse e i palazzi, gli aiutanti fedeli, gli oggetti fatati…sono tutti ingredienti ben noti dei romanzi per bambini.

La bravura dell’autore risiede nel ben mescolare questi ingredienti, tessendo una trama fresca ed estrosa, creando un susseguirsi di eventi che sia concatenato alla perfezione, retto da mistero e suspense, disegnando e popolando scenari che il piccolo lettore riesca a figurarsi pur senza l’aiuto di tante e pesanti descrizioni, aggiungendo un pizzico di humor e affacciandosi tra le righe grazie ad una arguta e divertente – ma non invadente – interazione con chi legge, dando spessore ai suoi protagonisti e senso ai comprimari, riallacciando i fili lasciati qua e là, sapientemente, a penzolare senza però addensarne troppi che distraggano o spaesino i giovanissimi spettatori…
E saper chiudere il tutto con un finale che dia completezza e lasci soddisfatti, con quel sapore pieno che resta alla bocca della mente quando si è conclusa una bella storia.

Credo davvero che Auxier sia riuscito in questa piccola e miracolosa impresa e che i bambini desiderosi di pagine rocambolesche, incantate ed intrepide possano trovare in “Peter Nimble” del buon pane per la loro fantasia.

Un ragazzino cieco è davvero un eroe singolare. Orfano per giunta, dai natali oscuri, raccattato per caso in mare da una masnada di pescatori e allevato da una gatta, sfruttato poi da un poco di buono, costretto ad imparare il poco nobile mestiere di borsaiolo per servire un padrone burbero, iracondo e violento.
Ma Peter non è certo un delinquentello comune.
No, affatto, egli è – pur ignorandolo – il più grande ladro di tutti i tempi e di tutti i luoghi, forte della sua agilità quasi felina, della destrezza, l’accortezza, l’udito finissimo, il fiuto animale e tutti i sensi affinati e resi acutissimi dalla mancanza della vista.
Fanno però da contraltare ad una scaltrezza ladresca eccellente, un cuore buono e giusto, coraggio e valore non indifferenti. Peter non ruba per creare danno al prossimo ma, in parte perché costretto e in parte perché divertito dalla sfida che ogni serratura chiusa pare rivolgergli.
Ed è così che si imbatte nello scrigno degli occhi fantastici, sottratti, apparentemente per caso ad un imbonitore di folle, uno strano cappellaio che sembra capace di leggere nel pensiero e si accompagna, nelle sue truffaldine scorribande, ad una coppia di zebre.

Ma questa è solo l’anticamera dell’avventura strepitosa che il giovane Peter sarà chiamato a vivere!
Un caleidoscopio di eventi sorprendenti che lo porteranno dapprima a bagno nel Lago delle Pene, fin sull’isola del misterioso Professor Cake e poi, a bordo della barca Il Menestrello, dritto alle porte del Regno Scomparso, terra magica al di fuori della mappe, circondata dall’impervio e invalicabile Deserto Meritato e difesa da un esercito di crudeli scimmie parlanti.
In compagnia di un cavaliere d’eccezione, il gentile e valoroso Sir Tode – un po’ curioso nelle fattezze ma d’animo nobile – il ragazzo non avrà timore di spingersi tra galeotti e corvi, re impostori e sudditi soggiogati, principesse decadute e  bambini tenuti in catene, mostri marini e meccanismi prodigiosi… per arrivare, dopo tanti eventi in apparenza disperati, fino all’epica battaglia che spiegherà il suo passato e darà un senso al suo futuro.

Un romanzo d’ottima costruzione e buon ritmo, di prosa brillante e trama avvincente, ricco di colpi di scena, passaggi imprevedibili, deliziosi personaggi e delicato umorismo.
Perfetto anche l’equilibro e il gradevolissimo accompagnamento che l’autore fa ai suoi lettori, dando loro la sensazione d’esser condotti per mano, quasi come se si fosse tutti, noi e lui, attorno ad un falò ad ascoltare un sapiente narratore di fiabe.

La lettura, meglio se condivisa, di “Peter Nimble e i suoi fantastici occhi” è un bel regalo da fare ad un bambino.
Una finestra spalancata per lui sul regno incantato delle storie e dell’immaginazione, la quale, si sa, è l’arte concretissima di creare gli spazi immensi che rendono più colorato, e vero, il nostro mondo.

(età consigliata: da 8 anni…anche 7 se si tratta di lettura condivisa)

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