The prestigious luxury brand goes eco-friendly.
Mentre dai giornali emergono i nomi degli istituti di credito che avrebbero affiancato Bernard Arnault nell’acquisizione del 17,1% del marchio francese (Société Générale, Crédit Agricole e Natixis) e le maestranze hanno preso posizione ribadendo, attraverso i comitati d’
Pascale Mussard, direttore artistico di quest’etichetta, ha unito artigianalità e creatività per dare vita a pezzi unici o serie limitate realizzate con materiali recuperati all’interno degli atelier Hermès che saranno in vendita nel mondo presso boutique selezionate della griffe.
Una borsa di Hermès è fatta con un unico pezzo di pelle e solo con la sua parte più pregiata. Ogni altra che non corrisponde agli standard di altissima qualità della casa di moda viene scartato. L’idea di riutilizzare questi ritagli di pelle di alta qualità, ma anche sete e porcellane, ha portato alla nascita di quest’iniziata che si protrarrà fino al 4 dicembre nel negozio di rue du Faubourg Saint-Honoré a Parigi.
La collezione di oggetti di vario genere, raffinati e talvolta surreali, si sposterà poi a Osaka e a Tokyo il prossimo maggio e a New York e a Beverly Hills in settembre. I prezzi oscillano tra i 50 ai 55000 euro.