Accogliamo e diffondiamo l’appello per la petizione lanciata da D.i.Re (Donne in rete contro la violenza) : mai più violenza sulle donne
L’appello è nato dopo il tragico femminicidio di Carmela, lo scorso 21 ottobre, uccisa perchè stava difendendo sua sorella dall’aggressione del suo ex fidanzato violento.
Oggi, un’altra donna è stata ammazzata dal marito , inizialmente ha raccontato di essere rimasto vittima di una rapina finita in tragedia mentre era appartato con la compagna a San Sebastiano al Vesuvio, poi ha ceduto perchè la versione non reggeva.
Per Carmela e per tutte le altre donne ammazzate senza pietà da chi diceva di amarle, da chi diceva di non poter vivere senza di loro, da chi le ha perseguitate e violentate in vita e da chi troppo spesso dopo averle ammazzate ha inscenato macabri e crudeli teatrini per tentare anche di non fare i conti con la giustizia!
Per tutte le donne, perchè tutte siamo esposte alla violenza e la violenza sulle donne riguarda tutti, firmiamo la Petizione Mai più violenza sulle donne
A governo e parlamento
L’associazione nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, denuncia la 105^ vittima di femicidio in Italia dall’inizio del 2012 e lancia un appello:
Carmela, morta a diciassette anni per difendere la sorella dalla violenza dell’ex fidanzato, sia l’ultima vittima. La violenza sulle donne non è una emergenza ma è un fenomeno strutturale di una societa’ che pone uomini e donne in una relazione di disparità. Lo denunciamo da anni e non è più tollerabile che in un Paese che si definisce civile, le violenze sulle donne e i femicidi avvengano nell’indifferenza della società e della politica.
Ci appelliamo al Governo italiano, al Parlamento e alla società civile, affinché in tempi brevissimi sia ratificata nel nostro ordinamento, la Convenzione del Consiglio d’Europa firmata ad Istanbul, che vincola i Paesi aderenti ad azioni ed iniziative importanti di contrasto alla violenza sulle donne, sia finalmente attuato il Piano Nazionale Antiviolenza e si sostengano con finanziamenti adeguati, tutti i centri antiviolenza aderenti alla Rete Nazionale.
Le violenze sulle donne e i femicidi non sono un destino inscritto nelle vite delle donne, ma sono cronache di morti annunciate nel vuoto politico e nel silenzio di un Paese che sembra non avere più coscienza.
I primi firmatari dell’appello: Riccardo Iacona e Serena Dandini