Da Facebook, riporto qui la PETIZIONE lanciata dalla scrittrice IOLE NATOLI.
“Egregi Destinatari della richiesta,
il susseguirsi di episodi gravissimi, che talora giungono allo sterminio di intere famiglie, oltre a richiedere urgenti misure preventive di natura educativa e culturale, atte a istaurare processi formativi della persona diversi da quelli disastrati che emergono dalle cronache quotidiane, porta alla ribalta l’ASSURDITÀ della normativa vigente che prevede la riduzione di pena per rito abbreviato, quale che sia il REATO COMMESSO.
Troviamo non solo incoerente ma lesivo della dignità della vittima, in una parola sola ABERRANTE, che si possa “PREMIARE” un omicida volontario o l’autore di un’aggressione spietata per aver fatto qualcosa (scegliere il rito abbreviato) che riguarda una mera CONVENIENZA dello Stato – quella di risparmiare in tempi e procedimenti – ma che ha la sua fonte unica nel delitto commesso(senza delitto non ci sarebbe pena).
Lo troviamo non solo insensato ma induttivo di un pensiero distorto,quello in base al quale la dignità della persona passa in secondo pianodeterminando una situazione di baratto, consistente nell’utilità che l’imputato può trarre dall’attivare esclusivamente l’utilità dello Stato.
E infatti in caso di omicidio o danno grave, quale ad esempio il coma permanente, non si configura nemmeno quel beneficio per la vittima che solo può giustificare realmente l’applicazione dello sconto di pena in altri casi anch’essi rilevanti, quali quelli di stupro, pedofilia, lesioni da cui non derivino disabilità irreversibili, beneficio consistente nell’abbreviazione dei tempi di sofferenza della vittima, che conseguono al dover essere risentita in sede dibattimentale.
Chiediamo di conseguenza una modifica della normativa vigente, affinché per i casi di omicidio volontario e di lesioni particolarmente gravi NON si applichi alcuna riduzione per effetto della scelta del rito abbreviato della pena stabilita dal giudice, ma vengano invece previste condizioni di vantaggio di trattamento carcerario quale “premio” per i vantaggi che ne ricava a sua volta lo Stato… e lui soltanto.
Iole Natoli
e coloro che questa petizione sosterranno”