Un mio studente insubre e soprattutto amico, Andrea Gervasini, non ha gradito che tra gli altri numerosi tagli effettuati dall’Università dell’Insubria ci siano i corsi di Storia dell’Informatica e della Comunicazione digitale, di cui sono titolare per il corrente anno accademico 2009-2010, e di Epistemologia, Storia e Deontologia dell’Informatica, di cui sono stato tutor per un po’ di anni, sulla docenza del prof. Gaetano Aurelio Lanzarone, che ha deciso di non tenere più il corso per motivi di salute.
Per questo motivo ha aperto una petizione on line di supporto ai due corsi. Non è ancora troppo tardi, infatti, se si raggiunge un buon numero di firme si può farlo rpesente a chi di dovere e vedere se si possono cambiare le carte in tavola. Ma non c’è molto tempo. Penso che i miei studenti degli anni passati possano prendere in considerazione l’idea di firmarla, questa petizione (naturalmente, possono firmarla anche tutti gli altri).
Il problema è molto semplice: i dané, il ghello, money. Oggi io non ho più un assegno di ricerca, perciò l’unica speranza è che almeno uno dei due corsi, quello di Storia dell’Informatica, mi venga pagato. L’altro rischia di fare una fine peggiore, perché non sta per essere semplicemente disattivato ma proprio cancellato con la applicazione della legge 270 del riordino della didattica. Il che francamente è un peccato, perché l’Insubria era all’avanguardia su questo campo, non essendoci altrove nessun corso di filosofia dell’informatica in Italia, ad oggi.
E sì che l’area di ricerca computing and philosophy a livello internazionale è attivissima, basti vedere l’associazione di riferimento, la IA-CAP!
Insomma, se firmate, studenti o non studenti, a me farebbe molto piacere.