A Petrosino è stata approvata la Tares 2013.
A differenza di quanto accaduto negli altri comuni della provincia, dove sono state emesse le bollette 2013, mentre ancora si effettuano i pagamenti di quelle del 2012, il Comune di Petrosino è riuscito a rinviare la riscossione al 2014. “Abbiamo fatto bene a seguire la linea di attesa dovuta alla confusione del Governo nazionale in merito ai tributi locali - la soddisfazione del sindaco Giacalone - il Comune è riuscito a far rinviare i pagamenti al 2014, e a tal proposito è arrivata una circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze che permette alle amministrazioni comunali di rinviare i pagamenti al nuovo anno, dando così un po’ di respiro ai nostri cittadini/contribuenti”. Il Consiglio Comunale ha, inoltre, approvato la delibera che conferma l’attuale aliquota Irpef, fissata allo 0,5% e che rimane la stessa degli ultimi cinque anni.
Fra gli atti deliberativi approvati in consiglio comunale anche quello sull’adeguamento dell’anticipazione finanziaria concessa dalla Regione per il ripianamento del debito maturato nei confronti della Società Belice Ambiente S.P.A. da 20 anni a 10 anni, e l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2012, che chiude con un saldo in attivo di 240mila euro.
L’ultimo atto deliberativo approvato, ma uno dei più importanti, riguarda il controllo finanziario del rendiconto 2010 su delibera della Corte dei Conti e riguardante le misure correttive. La Corte, aveva già acceso i riflettori sul periodo amministrativo 2010 e su quell’amministrazione che portò allo scioglimento del consiglio comunale per la mancata approvazione del bilancio. Molti i punti su cui ha chiesto di far chiarezza. Tra di essi, il più pesante riguardava la copertura di un buco di 300 mila euro (relativo alla spesa per la raccolta dei rifiuti), che la Giunta Giacalone è riuscita a colmare attraverso una lotta all’evasione delle tasse. Il Consiglio Comunale, con la relazione approvata, ha preso atto della insanabilità e criticità degli altri punti. Ora la palla torna nuovamente alla Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali responsabilità di chi amministrava nel 2010.