Insomma che abbiamo rinunciato al brodo di cappone coi tortellini, agli antipasti di salumi nostrani, eccetera eccetera, e ci siamo prodotti in un menù da cenone di Capodanno con ingredienti locali, a parte il cotechino che ci eravamo portati dall'Italia.
Queste le portate: Crostini di pane nero con salmone affumicato, pesce gatto affumicato e Camembert; orzotto con una specie di salsiccia locale e porri; petto d'anatra allo zenzero e arancia con contorno di cavoletti di Bruxelles alla crema; Berliner pfannkuchen (acquistati, ovviamente); poi, dopo mezzanotte, cotechino e lenticchie.
Un menù abbastanza sontuoso soprattutto considerando il minimalismo della cucina in cui mi è toccato lavorare, ma su questo stendiamo un velo pietoso, e passiamo alla ricetta del petto d'anatra.
Ingredienti: 2 petti d'anatra, una piccola radice di zenzero, 1 arancia non trattata, sale, pepe, zucchero.
Incidere i petti dal lato della pelle senza intaccare la carne, massaggiarli con sale e pepe, metterli in una padella antiaderente preriscaldata, pelle sotto, e cuocere a fuoco medio per qualche minuto, finché il grasso sottocutaneo si sia sciolto.
Scolare la maggior parte del grasso, alzare il fuoco e rosolare i petti da tutti i lati.
Aggiungere in padella lo zenzero tritato e un po' di scorza d'arancia (senza bianco) ridotta a filetti.
Cospargere con un cucchiaino di zucchero, incoperchiare e cuocere a fuoco basso per un quarto d'ora.
Aggiungere il succo dell'arancia, alzare il fuoco e continuare la cottura fino a riduzione (circa 5 minuti), versando di tanto in tanto sulla carne un po' del fondo sciropposo.
Disporre i petti sui piatti individuali, affettarli, ricoprirli col sugo e servire caldissimi accompagnati dai cavoletti.
