Ve li ricordate i tempi in cui d’estate non usciva niente? Neanch’io, men che mai quest’anno. Nonostante i pezzi da novanta del mese scorso, anche giugno si prospetta ricchissimo di uscite musicali: le più interessanti, come sempre, le trovate qua di seguito. Non usciranno invece a giugno l’album degli Years & Years (rimandato a luglio), l’EP de Il Volo Eurovision Grande Amore (purtroppo non esiste), un album di Chanty (crederci sempre arrendersi mai) e per ovvi motivi l’album di nozze di Andrea Dipré e Sara Tommasi.
IN USCITA IL 1 E 2 GIUGNO
Max Pezzali
★★☆☆☆
Pizza, spaghetti e copertine brutte: in questi mesi di valorizzazione delle eccellenze italiane non può essere certo taciuto il nostro talento nel realizzare cover di dubbio gusto. Max Pezzali, che negli anni è stato invece una piacevole eccezione, ha deciso di recuperare tutto il tempo perso con il suo nuovo disco di inediti, Astronave Max, il cui titolo è stato peraltro rubato all’album immaginario di Dolcenera. Le copertine le trovate sopra: a sinistra quella inquietante realizzata da Sergio Pappalettera (lo stesso di Max 20 e Hanno ucciso 2012), criticata dai fan al punto da essere prontamente tolta da ogni canale ufficiale dell’artista e, in un’opera di rimozione collettiva, sostituita in corsa con una semplicemente brutta, quella a destra. Sotto invece trovate altre copertine bellissime che per poco non ce l’hanno fatta:
Jamie XX
★★★★☆
Ci sono diversi stratagemmi per superare il concetto tradizionale di disco: le app di Björk, i crash di ARTPOP, i braccialetti di Vasco Rossi. Poi c’è Jamie XX che ha realizzato un visual album per il suo attesissimo debutto solista e l’ha messo gratuitamente in streaming su iTunes una settimana prima dell’uscita fisica. Non sarà BEYONCÉ, ma In Colour è uno dei dischi più belli e interessanti dell’anno. Inoltre ha dato vita a una delle polemiche più divertenti degli ultimi tempi: Jimmy Hayes, la cui Good Times è stata campionata nell’inevitabile hit I Know There’s Gonna Be, ha minacciato azioni legali lamentando di essere stato lasciato all’oscuro dell’intera operazione, salvo poi rivelare un paio di giorni (e avvocati) dopo di aver semplicemente la memoria corta e di essersene dimenticato. Speriamo si ricordi almeno di ritirare le royalties.
HOW BIG, HOW BLUE, HOW BEAUTIFUL
Florence + the Machine
★★★★★
In un mondo senza leak il nuovo album di Florence + the Machine non uscirà prima del 2 giugno, il che spiegherebbe anche perché sul calendario sia segnato come giorno rosso (ma non perché sia festivo anche per i negozi di dischi). Di motivi per ascoltare questo nuovo How Big, How Blue, How Beautiful ce ne sono a bizzeffe: sette ne trovate qua, altri dieci sono i pezzi già presentati in anteprima, un altro ve lo do io.
“Casa mia è troppo piccola perché insomma siete molto bravi GRAZIE ALLE MACHINE!”
E in effetti Florence è un po’ l’anello di congiunzione tra Giusy Ferreri e Francesca Michielin.
Two Fingerz
★★★☆☆
Anni e anni per costruirsi una credibilità e passare poi alla storia come i parolieri di Non ci penso mai: anche questo sono i Two Fingerz. Il legame con X Factor però non deve pesare molto a Danti e Roofio o almeno così pare scorrendo la tracklist de La tecnica Bukowsky (che riprende intelligentemente il titolo dell’ultimo singolo). Ospiti dell’album sono infatti l’irriconoscibile Lorenzo Fragola, Ilaria Rastrelli a cui la Sony sta evidentemente somministrando la cura Michielin e Valentina Tioli. Proprio per Valentina sembra arrivata inaspettatamente l’ora del successo: lontana dal boicottaggio di Mika è riuscita ad accaparrarsi nell’arco di un mese questo duetto, uno con Mr. Rain (ma senza Osso) e il suo primo fortissimo inedito.
IN USCITA L’8 E 9 GIUGNO
Muse
★★★☆☆
I Muse sono una band britannica composta da Matthew Bellamy (batteria), Chris Wolstenholme (basso) e Dominic Howard (voce) e Drones è il loro settimo album in studio. Come più volte sottolineato dai tre negli ultimi mesi questo lavoro rappresenta un ritorno all’origine per la band, abbandonando i synth e l’elettronica degli ultimi due trascurabili dischi per riabbracciare sonorità più rock. Drones in particolare nasce come concept album <polemicona inutile> sfidando la cultura dello streaming che valorizza solo i singoli e ammazza gli LP </polemicona inutile> e affronta un argomento, i droni (purtroppo non quelli di Amazon), divenuto caro a Bellamy in seguito alla lettura di Predator: The Secret Origins of The Drone Revolution (questo sì lo trovate su Amazon).
FSS
★★★☆☆
Gli FFS sono un supergruppo formato da Franz Ferdinand e Sparks, un po’ come i McBusted ma in chiave più rock e quindi meno interessante. Operazioni del genere di solito creano attesa e catalizzano l’attenzione della stampa più e meno specializzata. Non è questo il caso. Per volontà degli stessi artisti tutto il progetto è rimasto segretissimo fino all’ultimo momento, così da evitare che si creassero aspettative troppo alte o leak prematuri: la strategia ha funzionato talmente bene che il primo singolo Johnny Delusional è passato completamente inosservato. Altri gruppi che dovrebbero seguire l’esempio degli FFS: Il Volo e Pupo Filiberto Canonici, Lollipop e Lucky Star, i Blue e Randy Blue, Paola Iezzi e Chiara Iezzi. Gruppi che non dovrebbero seguire l’esempio degli FFS: Modà e Negramaro, Modà e Dear Jack, Modà e Modà.
IN USCITA IL 15 E IL 16 GIUGNO
Mika
★★☆☆☆
Sono passati tre anni dall’ultimo album di inediti del giornalista di Vanity Fair Mika, The Origin Of Love, un episodio non particolarmente fortunato della sua carriera un po’ come tutto ciò che ha toccato Pharrell Williams prima di Get Lucky. Poi la rinascita in Italia con X Factor, il duetto con la Galiazzo, il doppio platino di Songbook: in pratica il 2016 di Skin. No Place In Heaven avrebbe dovuto segnarne il ritorno in grande stile, eppure sia il pezzo di Pupo che il primo vero singolo Good Guys lasciano presagire un’altra caduta: per quanto sia apprezzatissimo l’omaggio a King degli Years & Years (perché il video di Good Guys è palesemente quello) i tempi di Life In Cartoon Motion sono decisamente lontani.
Hilary Duff
★★★★☆
Hilary Duff è stata negli ultimi anni 1) un’attrice 2) una popstar 3) una popstar famosa in Italia 3) il Messia 4) la mamma del piccolo Luca (purtroppo il padre non è Gordo) 5) una cantautrice folk. Per la gioia di tutti noi a giugno è previsto il ritorno della sua incarnazione più riuscita, la popstar, con l’uscita di Breathe In. Breathe Out., primo disco di inediti dopo otto anni e tre best of. Un parto piuttosto travagliato che ha visto Hilary, dopo il tiepido riscontro delle pur deliziose Chasing the Sun e All About You, abbandonare la strada folk e concedersi una vera lunga sosta scandinava in compagnia di Tove Lo. Il primo frutto di questa sessione, Sparks, ha convinto praticamente tutti, complice anche un video talmente OLTRE da trascendere ogni standard di bellezza imposto dalla società e dai media. Adesso deve dimostrare soltanto di avere album track all’altezza.
Giorgio Moroder
★★★★☆
È probabilmente l’italiano più famoso all’estero dopo Andrea Bocelli e Domenico Nesci: Giorgio Moroder è finalmente pronto a mettere fine a un silenzio durato trent’anni e il merito è tutto dei Daft Punk che, coinvolgendolo nell’album dei record Random Access Memories, hanno permesso al signor Giorgio di firmare un contratto con RCA e circondarsi di popstar di primo livello. Giù di namedropping: in Déjà Vu saranno infatti presenti Kylie Minogue (Right Here, Right Now), Sia (Déjà Vu), Britney Spears (Tom’s Diner, il prossimo singolo), Kelis e giovani realtà del pop come Charli XCX (Diamonds), Mikky Ekko (Don’t Let Go), Foxes, Matthew Koma e Marlene.
Andrea Nardinocchi
★★★★☆
Il secondo album è sempre il più difficile. Specie per chi, come Andrea Nardinocchi, con il primo aveva convinto tutti: Il momento perfetto era, nelle precise coordinate spazio temporali 43°49’03.2″N 7°46’39.3″E – 14/02/2013, l’album perfetto. Due anni dopo tutto è cambiato, Nardinocchi per primo: il video di Hu! Eh! ad esempio non è propriamente quello che ci saremmo aspettati dal giovane bolognese e la giustificazione volevo fare la popstar potrebbe preludere tanto al lancio definitivo quanto a una deriva michelebravi della sua carriera. Più tranquillizzante L’unica semplice, singolone nel vero senso del termine: neanche Tiziano Ferro è mai stato così bravo a (non) usare i pronomi personali. Supereroe esce il 16 Giugno, ha una tracklist pazzesca e si avvale di una non meglio precisata collaborazione con Elisa: poteva andarci peggio.
IN USCITA IL 24 GIUGNO
Carly Rae Jepsen
★★★★☆
Dobbiamo tutti delle scuse a Carly Rae Jepsen, specie chi credeva che la gigantesca Call Me Maybe avrebbe finito per fagocitarla. La protegée di Justin Bieber (che detta così fa molto ridere) ha infatti collezionato negli anni numeri non da poco: tre top 40 negli Stati Uniti, tre top 10 in Giappone, addirittura tre top 5 nel Regno Unito. Meghan Trainor prendi questo. E·MO·TION (che è il titolo più bello di un album dai tempi di {Bi~oπ~ic}) promette persino meglio, con una lista di collaboratori che già fa tremare i polsi al povero stagista che dovrà compilare il booklet: Sia e il suo produttore Greg Kurstin, Dev Hynes che le ha regalato All That, Ariel Rechtshaid (già al lavoro con HAIM, Sky Ferreira e Charli XCX), l’autore di Roar Jack Antonoff, Rostam Batmanglij dei Vampire Weekends, Tegan and Sara, Benny Blanco. E Rola, celebrità giapponese con all’attivo diciassette milioni di visualizzazioni di un lip dub di Call Me Maybe, con cui ha girato un video alternativo di アイ・リアリー・ライク・ユー: